Durante un servizio serale a ridosso della prossima apertura della caccia di selezione primaverile, il personale di vigilanza ha accertato l’azione di bracconaggio commessa da un cacciatore della locale riserva
Canal San Bovo (Trento) – Rischia una sanzione di oltre mille euro con l’immediata sospensione del permesso di caccia, l’uomo sorpreso dai Forestali del Vanoi, mentre uccideva un capriolo.
I controlli mirati
In seguito ad una serie di servizi antibracconaggio della Stazione Forestale di Canal San Bovo e Caoria, con gli addetti dell’Associazione Cacciatori Trentini, è stato accertato nei giorni scorsi il reato di esercizio di caccia in periodo di divieto generale nella valle del Vanoi nella Riserva di Canal San Bovo.
I dettagli dell’operazione
L’azione, portata a termine all’imbrunire, ha permesso in un primo momento all’autore del reato, riconosciuto dai forestali, di occultare velocemente l’animale abbattuto e di dileguarsi nel bosco nel buio della notte.
Il capriolo nascosto in un bosco
Il giorno seguente, la ricerca della traccia di trascinamento del capriolo con un cane, ha consentito di recuperare il capo, accuratamente occultato in un’area boscata.
Immediatamente sono scattate le operazioni di perquisizione dirette della Procura della Repubblica di Trento, che hanno permesso di deferire alla giustizia il responsabile dell’atto di bracconaggio.
Il ritrovamento dell’arma
Le perquisizioni nella vallata del Vanoi e nella vicina Valsugana, operate con l’ausilio del personale delle Stazioni Forestali di Primiero-San Martino di Castrozza, Pieve Tesino e Castel Ivano, hanno portato anche al sequestro dell’arma con la quale è stato commesso il reato.