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Treviso, oltre 65 mila firme in provincia per salvare le volpi

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La petizione era stata lanciata il  7 dicembre dalle associazioni animaliste per fermare il “piano di controllo delle volpi”

volpe
Treviso – Martedì 25 marzo, alle 12 le associazioni OIPA, ENPA, LAV e LAC, consegneranno al Presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, le oltre 65 mila firme raccolte per fermare la strage di volpi autorizzata con la determinazione del 6 settembre scorso.

Il 7 dicembre 2013, è stata lanciata dalle associazioni di Treviso LAV, OIPA, ENPA e LAC la petizione per fermare il massacro. Ora, le migliaia di richieste dei cittadini di bloccare un’inutile carneficina saranno recapitate al Presidente Muraro nella Sala della Giunta provinciale in via Cal di Breda.
Il portavoce delle associazioni ha dichiarato: «Auspico che il Presidente Muraro prenda finalmente coscienza dell’inutilità e dell’efferatezza del provvedimento ammazza cuccioli di volpe approvato dalla sua Provincia – ha affermato Zanoni – Sono stati più di 65 mila i cittadini che hanno gridato il loro “no” alla strage attraverso la petizione in pochi mesi. Le istituzioni non possono rimanere sorde. Io voglio un Veneto che rispetti gli animali e la natura, ma soprattutto la primavera. Addirittura più di qualche cacciatore mi ha scritto, condividendo l’idea che questa è una pratica che non va fatta. È inconcepibile l’accanimento contro i cuccioli di volpe. Se Muraro è un presidente responsabile, capace di ascoltare le necessità dei propri cittadini, prenda atto che questa caccia è una pratica aberrante e ritiri la delibera 2638 del 2013»

Con Determinazione numero 2638/2013 del Settore Caccia, Pesca e Agricoltura della Provincia di Treviso, il 6 settembre scorso è stato approvato il Piano di controllo delle Volpi.

L’Assessore provinciale alla Caccia, Mirco Lorenzon, ha dato così il via all’uccisione di 350 Volpi, per il triennio 2013/2016. Il Piano triennale della Provincia di Treviso, prevede in totale l’abbattimento di 1.050 esemplari. Dal 9 settembre 2013 al 28 febbraio 2014, dal 1 agosto 2014 al 28 febbraio 2015 e dal 1 agosto 2015 al 28 febbraio 2016 l’uccisione avverrà di notte con l’ausilio di fari o abbattimento alla cerca e all’aspetto senza l’ausilio di cani. Durante tutto il resto dell’anno, l’uccisione avverrà in tana con l’ausilio di cani e all’aspetto in prossimità della tana con utilizzo dei cani.

Il 9 dicembre 2013, con delibera numero 531, la Giunta della Provincia di Treviso ha deciso di costituirsi in giudizio davanti al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) Veneto, stanziando 900 euro per le spese legali, contro la Lega Antivivisezione (LAV), l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) e l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA) per difendere il provvedimento “ammazza Volpi”.

Le associazioni animaliste locali hanno presentato ricorso al TAR, notificato alla Provincia il 4 dicembre 2013, per chiedere l’annullamento della Determinazione numero 2638/2013 con cui il 6 settembre scorso è stato approvato il Piano di uccisione delle Volpi anche in primavera.

A febbraio 2014, l’attrice animalista francese Brigitte Bardot ha raccolto senza alcuna esitazione l’invito di Andrea Zanoni e delle associazioni LAV, ENPA, LAC e OIPA di Treviso e ha scritto al Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro per chiedere di fermare il massacro dei cuccioli di volpe.

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