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Trento, proiettile a Fugatti: “Non cedo alle minacce”, di nuovo sotto scorta

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“Ringrazio anzitutto per i moltissimi attestati di solidarietà che sto ricevendo in queste ore. La prima cosa che mi sento di dire è che sono tranquillo e che proseguirò il mio lavoro come sempre ho fatto”. Sono le prime parole del presidente della Provincia. A gennaio 2022 un episodio simile. Intimidazioni al presidente Fugatti, la solidarietà della Giunta

Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti

 

Trento – E’ stata assegnata una scorta al presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. La decisione dopo le minacce ricevute tramite lettera. Le forze dell’ordine del Trentino indagano a tutto campo per capire chi ha spedito un proiettile al presidente della Provincia. Era contenuto all’interno di una busta trovata al centro di smistamento postale. Sono in corso accertamenti, d’intesa con la autorità giudiziaria, per individuare la fonte della lettera. Si tratta di un proiettile calibro 7,65 indirizzato alla segreteria del presidente della provincia di Trento. Del caso si sta occupando la Questura che ha informato il presidente Maurizio Fugatti.

All’interno della busta, gli agenti della Polizia Postale subito allertati hanno trovato, oltre al proiettile, anche un foglio di carta formato A4 con un messaggio scritto a penna in modo sgrammaticato e in pessima calligrafia con minacce anche alla famiglia, su un foglio a quadri, firmato ‘Il lupo solitario’.

Fugatti ringrazia per la vicinanza

“Ritengo che episodi come questo non meritino altri commenti – scrive Fugatti – ci tengo piuttosto a restituire con gratitudine l’attenzione e la sensibilità che mi arriva da più parti e a ringraziare a mia volta le forze dell’ordine e la magistratura per il lavoro che stanno facendo. A tutti voglio dire che non saranno certo le minacce a farmi vacillare di fronte agli impegni che mi sono preso con la comunità trentina”.

Il precedente

Nel 2022 a gennaio, un precedente simile: in quel caso si trattava di una munizione da guerra, un parabellum calibro 9. Il proiettile era accompagnato da una lettera (scritta con adesivi trasferibili) contenente minacce dal mondo no-vax indirizzate a Fugatti e al direttore generale dell’Azienda sanitaria, Antonio Ferro. 

I messaggi di solidarietà

“Solidarietà e sostegno al presidente della Provincia Autonoma, Maurizio Fugatti. Lo esprime il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, a fronte dell’ennesima intimidazione, giunta come già nel recente passato sotto forma di proiettile, affidato a una busta e agli uffici postali. La condanna è totale per espressioni come questa – purtroppo tutt’altro che infrequenti – di una cultura politica basata sulla violenza, sull’intolleranza e sull’inconsistenza delle idee e della capacità di proposta”.

Solidarietà a anche dal vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher : “E’ un atto grave e intimidatorio – scrive Paccher – un gesto ignobile sulla falsariga della manifestazione degli animalisti sotto casa di Fugatti  nella sua Avio. Non ci pare difficile ipotizzare che si tratti di una nuova espressione di odio di una certa area. Ci auguriamo – osserva Paccher – che  almeno questa volta si associno ad una ferma condanna anche tutte le forze di minoranza”.

“Vi sono gesti che si possono soltanto condannare con fermezza, in maniera ampia e con determinazione” scrive il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Il dibattito politico – continua Zaia- il confronto e la discussione non possono mai assumere i toni delle minacce o della violenza. Esprimo la mia personale solidarietà, e quella del Veneto, al Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che oggi ha ricevuto una vile intimidazione. Sono vicino a Maurizio ed ai colleghi del Trentino”.

“Il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia esprime solidarietà e vicinanza al Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e alla sua Segreteria per il vile atto intimidatorio di cui sono stati vittima, manifestatosi – come già accaduto più volte nel recente passato – attraverso il ritrovamento di un proiettile all’interno di una busta, intercettata dagli operatori del centro di smistamento postale di Trento. L’auspicio è che gli autori possano essere rapidamente individuati dalle Forze dell’Ordine. Tocca tristemente constatare il totale scadimento del dibattito politico democratico che, in assenza di argomenti, supera i leciti confini del confronto – anche aspro – e si affida a strumenti d’intimidazione, minacce e violenza”. Cons. Claudio Cia, Katia Rossato e Bruna Dalpalù.  Solidarietà è stata espressa anche dal coordinatore Alessandro Urzì.

“L’ennesimo episodio in cui si è costretti a intervenire per il venir meno dei più elementari presupposti democratici e di rispetto delle persone – scrive Simone Marchiori, segretario politico PATT – l‘ennesima volta in cui ci troviamo costretti a ribadire che si è passato il limite, che va riportato il dibattito sotto i livelli di guardia.  Ma questa volta si è davvero esagerato. Il fantomatico “lupo solitario” che ha inviato a Fugatti il proiettile, ha non solo minacciato di morte il presidente, ma ha anche tirato in ballo la sua famiglia. Tutto ciò è inaccettabile per chi si mette al servizio delle istituzioni ma anche per i semplici cittadini. Si possono avere idee e posizioni diverse ma esistono le elezioni per esprimere dissenso e apprezzamento, per promuovere o bocciare politici e partiti.  Questo è stabilito nel primo articolo della Costituzione: chi, nel nome delle proprie idee, viene meno a questo pilastro fondamentale della democrazia e arriva alla minaccia dell’uso della violenza va fermato prima che sia troppo tardi. Al Presidente Fugatti la solidarietà mia personale e di tutti gli autonomisti trentini”.

 

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