Trento – Don Marco Saiani, attuale parroco di Gardolo, è il nuovo Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Trento. Don Ferruccio Furlan, parroco di Cavalese, originario del Vanoi, è stato nominato nuovoVicario episcopale per il clero.
L’arcivescovo monsignor Lauro Tisi ha compiuto le prime rilevanti scelte relative al governo della Chiesa di Trento e le ha comunicate lunedì a tutti i dipendenti dell’Arcidiocesi e ai decani, riuniti in arcivescovado. Con le nuove nomine si andrà a completare il Consiglio Episcopale, formato dall’arcivescovo Lauro insieme a don Saiani, don Furlan e al cancelliere di Curia don Alessandro Aste.
L’Arcivescovo Tisi: “Vorrei essere chiamato Lauro da Giustino. Che bello appartenere a questa comunità!”
Giustino (Val Rendena), 10 aprile 2016. “Gesù era detto il Nazareno. Io voglio essere Lauro da Giustino”.
Un’altra giornata densa di emozioni per tutti. Per monsignor Tisi, al suo primo ritorno nel paese natale da arcivescovo di Trento. Per i suoi compaesani e i tanti convalligiani che l’hanno accolto con “fierezza ed orgoglio”, come ha ricordato nel saluto ufficiale il sindaco Joseph Masè.
E “don Lauro”, come tutti inevitabilmente lo chiamano cercandone la vigorosa stretta di mano, non ha mancato di ricambiare l’affetto:
“Ancora una volta – ha detto alla fine della S. Messa – ho scoperto la bellezza di appartenere ad una comunità. Quando dico il nome del mio paese mi
commuovo dentro, perché qui sono le mie radici. Anzi vi dico: voglio tornare ad essere sepolto qui, non nel Duomo”. Il suo è un lungo grazie, a cominciare dai familiari (mamma Irene e i tre fratelli in prima fila),
i preti rendeneri, perfino il suo padrino della cresima… Un grazie culminato nel ricordo del padre Valerio, scomparso quando Lauro aveva solo sei anni:
“Alle litanie dei santi, durante l’ordinazione ho pensato sempre a lui”, ha ammesso commosso, prima di scendere al cimitero con tutta la famiglia per
pregare sulla sua tomba. E riconsegnarsi, infine, all’abbraccio inesausto della sua gente: “E’ un grande, perché è l’uomo della semplicità”.
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