Primo Piano Trentino Alto Adige

Trento, camera ardente in Comune per Tononi

Share Button

L’ultimo addio al politico trentino che segnò la SLOI

tononi

Trento – Camera ardente presso il Comune di Trento per l’ultimo saluto a Giorgio Tononi, morto all’età di 81 anni. Tutti ricordano Tononi: fu sindaco di Trento per 10 anni e uomo di spicco della politica trentina.

“Un uomo di scelte coraggiose” – questo il profilo di Giorgio Tonini tracciato dal presidente del consiglio provinciale di Trento Bruno Dorigatti. “Un esempio per tutti noi amministratori” – così lo ricorda il presidente della Pat Alberto Pacher.

L’addio del presidente del Consiglio provinciale

Nell’unirsi al vasto cordoglio che la scomparsa di Giorgio Tononi, ha suscitato nel mondo politico e sociale trentino, il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti in un breve nota rende omaggio, anche nome dell’intera Assemblea legislativa, ad un uomo che ha segnato profondamente la vita della città di Trento e del Trentino.

“La Sua morte -scrive Dorigatti- oltre a suscitare sconforto nei familiari, a cui va il più sentito e affettuoso cordoglio, non può non destare tristezza in quanti hanno avuto occasione di conoscerlo ed apprezzare la sua sensibilità e le sue doti umane. Numerose testimonianze da parte di esponenti del mondo politico, dell’associazionismo, della società civile hanno già tratteggiato in questi giorni il profilo di un uomo che ha saputo interpretare e esprimere i valori più intimi ed autentici della nostra terra, della nostra gente.

Di Giorgio Tononi voglio però ricordare soprattutto le profonde doti umane e lo stile di riservatezza che lo ha sempre contraddistinto e quella disponibilità al dialogo e a misurarsi con le opinioni diverse che, senza cedere in nulla rispetto alle proprie convinzioni, ha accompagnato il Suo agire di uomo pubblico e il Suo stesso percorso umano.

Fu questa disponibilità al confronto e al dialogo che lo portò nel 1976, primo esempio in Italia, a coinvolgere nella gestione del Comune anche forze politiche, come il partito comunista sino ad allora pregiudizialmente escluse da ogni accordo di governo.

Sindaco di Trento in anni difficili, Tononi ha saputo cogliere i cambiamenti in atto nella società con scelte coraggiose e talvolta impopolari: Tutti ricordiamo la vicenda Sloi e la sofferenza, pagata anche di persona, di sospendere un processo produttivo che voleva dire occupazione e garanzia per molte famiglie , ma anche pericolo per l’intera città.

Fu una scelta difficile perché il lavoro, l’occupazione, la sicurezza hanno sempre rappresentato gli obiettivi di fondo del suo agire politico. Io stesso lo ho potuto constatare nel corso di una difficile trattativa sindacale con la proprietà che non voleva sedere al tavolo con i sindacati. Fu il suo intervento, autorevole e perentorio, a costringere la controparte a cambiar atteggiamento.

Uno stile politico ed umano che conservò anche dopo da assessore provinciale al turismo e, più tardi alla guida della Croce Rossa Italiana. Con Tononi la società trentina perde un pezzo importante della propria storia, ma anche un uomo onesto e capace che aveva saputo fare della politica un’arte davvero “nobile”, al servizio della gente più umile.”

Il ricordo del presidente della Provincia

È scomparso Giorgio Tononi, che fu sindaco del capoluogo fra gli anni ’70 ed ’80. Commosso il ricordo del presidente Alberto Pacher: “Per chi, come me, è stato sindaco di Trento, proprio come lui, è impossibile non associare la figura di Giorgio Tononi alla vicenda SLOI.

L’aver saputo assumere in tempi rapidi ed in un contesto davvero critico decisioni così forti, non solo è stato d’esempio per tutti noi amministratori del bene pubblico, ma ha di fatto dato il via ad un profondo processo di revisione delle procedure, sostenuto da una coscienza collettiva più matura e responsabile sui temi dello sviluppo, dell’ambiente e della sicurezza”.

“Giorgio Tononi – prosegue il presidente Pacher – ha sempre portato avanti questo suo senso di responsabilità, anche attraverso l’impegno nel sociale, in particolar modo nella Croce Rossa italiana, e soprattutto questa maturazione, questa revisione di una nuova coscienza amministrativa sui temi dell’ambiente, dello sviluppo, del senso civico.

Vorrei anche fare un ultimo accenno personale: quando ero sindaco ci siamo sentiti in alcune occasioni per parlare delle vicende del Comune. Conservo ancora l’immagine di una grande persona, che in modo sempre molto rispettoso ha continuato a dare alla propria comunità, ad essere presente, attraverso un prezioso bagaglio di esperienza e senso di responsabilità”.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *