Il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Bruno Dorigatti esprime: “grande preoccupazione per il futuro del sistema dell’informazione locale”. Solidarietà ai colleghi anche da parte della nostra Redazione
Trento – I tre giornalisti di Trentino Tv licenziati, sono volti noti dell’informazione locale. Si tratta dei colleghi Francesca Quattromani, Alessio Kaisermann e Daniele Benfanti.
L’ordine dei giornalisti si mobilita
In merito al caso Trentino Tv, il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Fabrizio Franchi, sottolinea su facebook: “Gli enti pubblici non possono dare contributi a chi non rispetta i vincoli occupazionali. Ordine e sindacato non abbandoneranno i colleghi a cominciare dal fatto che il licenziamento sarà impugnato in tribunale, visto che è stato fatto in sfregio della legge, senza tenere conto delle discriminanti della 223 sui licenziamenti collettivi”.
Sul sito dell’Ordine del Trentino Alto Adige una nota ufficiale sulla vicenda: “Gli aspetti contestabili sono molti – spiega l’Ordine – la procedura di licenziamento senza apertura di un confronto sindacale per la definizione di criteri; la ripetuta assenza in questi due anni di crisi di un serio piano industriale di rilancio; il tentativo immediato di ricorrere a collaboratori esterni per coprire le mansioni svolte dai redattori appena licenziati.
Eserciteremo la massima vigilanza affinché la politica trentina e regionale non concedano credito e risorse economiche a chi pensa di fare informazione seria, libera e deontologicamente corretta con solo tre giornalisti rimasti per servire un territorio di 530.000 abitanti esteso più di 6.000 kmq e con un servizio informativo che copre 365 giorni all’anno, dalle 7 del mattino alla sera”.
Solidarietà dalla politica trentina
“Appresa la notizia del licenziamento di tre giornalisti dipendenti dell’emittente Trentino TV, a nome dell’intero Consiglio provinciale – scrive il presidente, Bruno Dorigatti – esprimo una grande preoccupazione per il futuro del sistema dell’informazione locale, nonché la totale solidarietà ai giornalisti colpiti dal licenziamento.
Come già comunicato la settimana scorsa all’Amministratore della società proprietaria dell’emittente – a nome dell’Ufficio di Presidenza e della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari – i contratti stipulati dal Consiglio per l’affido dei servizi di diffusione dei notiziari consiliari (contratti con scadenza annuale), sono contratti dai quali il Consiglio provinciale può recedere (e sospendere o interrompere l’incarico) in qualsiasi momento e a proprio insindacabile giudizio.
Valuteremo dunque assieme ai Colleghi dell’Ufficio di Presidenza, a fronte di questa drastica e unilaterale decisione dell’editore, quali provvedimenti adottare. Inoltre nei prossimi giorni incontrerò – su sua richiesta – il Segretario del Sindacato Giornalisti Trentino Alto Adige, dott. Stefan Wallisch, per esaminare la situazione”.
Le ragioni dell’editore in tv
“In seguito alla sofferta decisione di ridurre l’organico giornalistico, l’editore di Trentino Tv Graziano Angeli fa sapere con una nota letta in tv che: “La difficile congiuntura economica che da anni attanaglia il settore dell’editoria, ha portato a percorrere da tempo tutte le strade possibili per scongiurare la drammatica decisione presa nella giornata odierna. Prima la cassa integrazione, quindi il contratto di solidarietà.
Pur avendo cercato, nel corso di questi ultimi due anni, tutte le possibili soluzioni, alternative alla riduzione di personale, non sono emerse, ad oggi, risposte concrete e determinanti – fa sapere Angeli -. Da qui la necessita di procedere, suo malgrado, alla riduzione del personale. È un giorno molto triste quello di oggi – dichiara Angeli – perchè in 35 anni di attività non ho mai dovuto ricorrere a decisioni così drastiche. Ringrazio i collaboratori per il lavoro fin qui svolto con professionalità”, conclude l’editore della Tv locale.
Il direttore Guerra amareggiata
Il direttore della tv, Marilena Guerra, esprime: “dispiacere e rammarico per non aver trovato soluzioni concrete per scongiurare questo epilogo, pur avendo tentato ogni possibile percorso che potesse evitare la perdita di professionalità preziose per l’emittente. È innegabile che il settore giornalistico sta soffrendo una crisi senza precedenti”.