NordEst

Tre giorni di ‘fuoco’ e poi arriva la ‘Bretone’

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Tre giorni di ‘fuoco’ e poi arriva la ‘Bretone‘ – Tre giorni di caldo intenso con temperature record previste in Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata, poi l’arrivo dell’alta pressione dal nord-ovest che favorirà l’afflusso di aria più fresca e venti di bora o maestrale e metterà fine anche ai nubifragi al nord. L’arrivo della ‘Bretone’ disinnescherà già da martedì anche lo scontro in atto sulle Alpi tra l’aria molto calda sahariana e quella più fresca dal Nord Europa, che ha causato violenti nubifragi, allagamenti nel nord Italia e la frana costata la vita a due donne in Alto Adige. 
L’arrivo della ‘Bretone’ da mercoledì sostituirà una ventilazione "più morbida e mite" ai venti molto caldi provenienti dal Sahara specialmente al centro-sud dove entro giovedì sera è previsto un calo di temperature di 12-13 gradi rispetto alle punte record che sono previste nelle prossime ore e che dovrebbero raggiungere la massima di 42-43 gradi su materano, agrigentino e metapontino. L’apice del caldo è previsto martedì, con picchi di 40/42 gradi: "soffriranno maggiormente Calabria, Lucania, Puglia, Sicilia e Sardegna". 

Tiene l’agriturismo, ad agosto scelto da  due milioni di turisti  – In controtendenza rispetto all’andamento generale sono 2,1 milioni i pernottamenti degli ospiti negli agriturismi italiani in agosto con una sostanziale tenuta rispetto allo scorso anno. E’ quanto stima la Coldiretti, sulla base delle previsioni di Campagna Amica nel sottolineare che a spingere i turisti nel verde c’è la necessità di ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e la scelta di trascorrere le vacanze non lontano da casa. Una scelta che premia l’ospitalità in agriturismo rispetto agli alberghi grazie – sottolinea la Coldiretti – alle "offerte flessibili sia per quanto riguarda il pernottamento che la ristorazione anche se si riduce a tre giorni il tempo di permanenza medio e prevale il last minute".
 
Secondo l’indagine Coldiretti/IPRMarketing/Univerde le caratteristiche più importanti sono la capacità di proporre prodotti agricoli locali (52%). E infatti il fattore principale che scoraggia la scelta di un agriturismo è l’offerta di cibi surgelati, industriali o convenzionali (75%). Quasi la metà degli italiani (45%) negli ultimi cinque anni è stata in vacanza in agriturismo che è la struttura recettiva preferita dal 56% dei turisti che trascorrono la vacanza in campagna durante la quale le attività principali sono le passeggiate (62%) e la tavola (40%), Il canale più utilizzato per la ricerca dell’agriturismo è internet che è scelto dal 79% dei vacanzieri, che precede il passaparola (42%) e l’esperienza diretta (12%). Le aziende agricole autorizzate all’esercizio dell’agriturismo sfiorano in Italia – sottolinea la Coldiretti – le 20 mila unità con 385.470 posti a sedere a tavola autorizzati e 206.145 posti letto.
 
Le aziende sono relativamente più concentrate nel Nord del Paese, dove si rilevano il 45,3% delle aziende mentre seguono il Centro (34,1%) e il Mezzogiorno (20,6%). Toscana e Alto Adige, con 4074 e 2990 aziende, si confermano i territori in cui l’agriturismo risulta storicamente più rilevante. L’attività agrituristica è significativa anche in Lombardia, Veneto, Umbria, Emilia-Romagna e Piemonte (con oltre 1.000 aziende) e in Campania, Lazio, Sardegna e Marche (con oltre 700 aziende). Piu di un’azienda agrituristica su tre – conclude la Coldiretti – è a conduzione femminile.
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