Il giorno dopo il drammatico incidente di sabato pomeriggio a Ronco Fosse, nella Valle del Vanoi, un fiore ricorda la vittima lungo la sp79, che porta al passo Brocon. Biemmi, gestiva una tabaccheria con la moglie a Lugagnano (Vr)

Valle del Vanoi (Trento) – Un centauro veronese di 60 anni, Mauro Biemmi, ha perso la vita sabato pomeriggio, verso le 13, a Ronco Fosse nella valle del Vanoi, lungo la strada che porta al passo del Brocon. Per cause in corso di accertamento, si è scontrato con un’auto condotta da una persona del posto.
Il motociclista veneto, è finito violentemente contro una Fiat panda che procedeva in direzione opposta, in località Ronco Fosse sulla sp 79 del Brocon, sbalzato poi a terra. Ha riportato gravissimi politraumi.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con l’ambulanza di turno e di seguito l’elisoccorso da Trento, con il supporto dei vigili del fuoco. Purtroppo però per l’uomo, non c’è stato nulla da fare. Illesa invece la conducente dell’auto.
Sono in corso gli accertamenti del caso, per stabiire l’esatta dinamica dell’incidente da parte dei Carabinieri della stazione di Primiero San Martino di Castrozza.
Altri interventi In breve
Complesso intervento nei pressi del lago Speccheri (Vallarsa). Si è concluso intorno alle 20.30 di sabato, un intervento per soccorrere un uomo, di cui le generalità non sono ancora note, che è ruzzolato per decine di metri lungo un pendio molto ripido nel bosco, nei pressi del lago Speccheri in Vallarsa, sotto la strada statale 46, sul versante sinistro della Val delle Prigioni. Nella caduta l’uomo si è procurato traumi ed escoriazioni ed ha perso il telefono. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 16.30 da parte di alcuni passanti che sulla strada sentivano urla di aiuto. Nel frattempo, intorno alle 19.10, la Centrale Unica Emergenza è stata allertata per un alpinista della provincia di Vicenza del 1989 che nel risalire un canale nei pressi di cima Lovaraste (Alpe di Campogrosso), lungo il versante trentino, a causa del cedimento di un appiglio, è scivolato lungo il canale per circa 20 metri.
Un 63enne di Vigo di Fassa è stato tradito da quella stessa roccia che tante volte lo ha accompagnato alla vetta. Una scivolata che poteva essere fatale, anche perché l’uomo dopo una caduta di alcuni metri ha sbattuto violentemente la testa contro la parete. Soccorso immediatamente dal compagno di scalata, è stato poi raggiunto dalla squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortinadi turno in Tre Cime.
Sempre nel pomeriggio di sabato, l’elicottero è intervenuto anche in Val Canali per un soccorso sanitario non grave. Un’alpinista è stata elitrasportata all’ospedale Santa Chiara di Trento dopo essersi infortunata ad una mano a causa di una scarica di sassi, mentre stava scalando la via Bmz alla cima dell’Alberghet in alta Val Canali (Primiero San Martino di Castrozza), al quarto tiro. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 800 112 000 è arrivata intorno alle 14.15 dai due compagni di cordata della donna. La donna è stata recuperata a bordo dell’elicottero e trasferita all’ospedale Santa Chiara di Trento, mentre i due compagni di cordata sono rientrati a valle in autonomia. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione di Primiero, pronti in piazzola per dare eventuale supporto.
Intervento sulle Dolomiti di Brenta sul ghiacciaio della Vedretta degli Sfulmini (Dolomiti di Brenta). Un escursionista tedesco del 1998 è stato soccorso nella mattinata di oggi sulla Vedretta degli Sfulmini, sotto Bocca degli Armi (Dolomiti di Brenta). L’uomo si trovava sul tratto ghiacciato ripido della Vedretta senza essere più in grado di proseguire in autonomia, dopo aver visto il compagno di escursione – munito di sole catenelle ai piedi, non sufficienti per garantire stabilità sui tratti ripidi ghiacciati – scivolare per diverse decine di metri fino alla base della vedretta. La richiesta di aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 10. Sul posto è arrivato l’elicottero che ha verricellato il Tecnico di elisoccorso. L’uomo, illeso, è stato recuperato a bordo e lasciato al vicino rifugio Alimonta, dove nel frattempo era sopraggiunto il compagno. Non è stato necessario il supporto degli operatori della Stazione di Madonna di Campiglio, pronti in piazzola, e intervenuti poco dopo, intorno alle 13.30, quando una escursionista olandese del 1966 è inciampata nei pressi del lago Ritorto e, cadendo su un sasso, si è ferita alla testa. Quattro soccorritori la hanno raggiunta e, dopo averle prestato le prime cure, la hanno trasportata con la barella portantina fino alla telecabina e da lì fino in paese, dove la hanno affidata all’ambulanza per il trasporto all’ospedale di Tione.