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Tragica notte nel Trevigiano: auto finisce in canale di scolo, morti 4 ragazzi

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Tragico incidente nella notte a Godega di Sant’Urbano. Le vittime avevano 18 e 19 anni

Il luogo del dramatico schianto [ph vvf Veneto]

NordEst (Adnkronos) – Lo schianto contro il platano in piena notte, non ha dato loro scampo. Le vittime sono il 18enne Daniele De Re – il più giovane della comitiva – Marco Da Re, di Caneva (Pordenone), 19 anni da compiere a novembre, i coetanei Daniele Ortolan, di Orsago, e Xhuliano Kellici, origini albanesi e residente a Cordignano.

Tragico incidente nella notte a Godega di Sant’Urbano, in provincia di Treviso. Quattro ragazzi, tutti tra i 18 e i 19 anni, sono morti poco dopo le 2 nella Polo sulla quale viaggiavano, probabilmente dopo la serata passata insieme.

Gli agenti della Polizia Stradale, arrivati sul posto insieme a due ambulanze che non hanno potuto far altro che constatare i decessi, stanno ancora lavorando per accertare l’esatta dinamica dell’incidente e i motivi che abbiano fatto finire la macchina fuori strada, in un canale di scolo all’altezza di via Cordignano.

Il dolore dopo la tragedia

“Ci troviamo di fronte ad una tragedia immane. La notizia ci lascia tutti sgomenti e ci colpisce al cuore come comunità. In questo momento drammatico per quattro famiglie ci stringiamo a loro con tutto il cordoglio per un evento così doloroso che coinvolge quattro giovani di 18 e 19 anni” le parole commosse del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari di questi ragazzi, ai loro cari, agli amici e a tutti coloro che a questi giovani hanno voluto bene”, ha concluso il governatore.

“Una tragedia che lascia tutti senza parole – ha detto all’Adnkronos il sindaco di Treviso, Mario Conte – Gli appelli alla prudenza non bastano mai ma il valore della vita è davvero grandissimo e ce ne accorgiamo solo quando viene a mancare”. “Dimostriamoci comunità in questi momenti – ha aggiunto – stringendoci attorno al dolore delle famiglie e lavoriamo uniti per cercare di evitare che succedano tragedie come queste. Ora però è il tempo del silenzio, del rispetto e della preghiera”.

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