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Vanoi, nuova discarica “Ponte di Ronco”: terre da ex scalo Filzi di Trento ma non solo? Dopo mesi di silenzio la consigliera Coppola interroga la Provincia

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La nuova discarica nei pressi del ponte sulla strada verso Ronco nel Vanoi (passata varie volte di proprietà in questi anni), sta creando molti timori nella popolazione locale, a pochi mesi dalle prossime elezioni comunali. Troppi silenzi, molta disinformazione locale, come è stato per la diga del Vanoi
L’area della nuova discarica nei pressi del torrente Vanoi a Canal San Bovo

 

Canal San Bovo (Trento) – Il sindaco di Canal San Bovo Bortolo Rattin – ha confermato all’ANSA – che è in contatto con l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa) e con l’Osservatorio del bypass di Trento per capire se il materiale che viene conferito giornalmente dall’ex Scalo Filzi di Trento alla discarica del Ponte di Ronco, nel comune di Canal San Bovo, sia inquinato o meno, come denunciato nei giorni scorsi.

Traffico aumentato a Canal San Bovo

“C’è un forte movimento, con una decina di camion in media al giorno, anche se arrivano anche a giorni alterni. Non li ho mai contati, ma sicuramente sono tanti per il nostro paesino”, sottolinea all’ANSA, Rattin. Circa una settimana fa il sindaco di Canal San Bovo ha chiesto chiarimenti rispetto al materiale conferito. “Il mio intento è quello di trovare dei dati, perché ai cittadini preoccupati devo parlare con i dati, non con la percezione. Purtroppo la discarica non è autorizzata dal Comune, ma dalla Provincia. Non si può bloccare un’attività economica per principio”.

La preoccupazione dei cittadini, spiega ancora Rattin, “è nata verso l’autunno del 2024, quando hanno cominciato a conferire”. Il materiale non proviene solo dall’ex scalo Filzi. “So che si stanno facendo dei contratti anche con altre province. Nel 2024 sono stati conferiti oltre 51 quintali di materiali inerti da province limitrofe”. A quanto si apprende, nell’ambito dell’indagine che riguarda il bypass, aperta dalla Procura di Trento, sarebbero stati svolti degli accertamenti anche a Canal San Bovo.

Ascolta il Sindaco Rattin sul tema

Verifiche in corso

Intanto la consigliera provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra, Lucia Coppola ha presentato un’interrogazione che, in merito al materiale dell’ex Scalo Filzi, chiede alla Giunta provinciale se: “esiste la concreta probabilità che il suddetto materiale, vista la provenienza, sia inquinato e che dunque non possa essere trattato come rifiuto normale”, ritenendo che “appare lampante una sottovalutazione in merito alla bonifica di una zona certamente contaminata”.

I dubbi dei comitati

Secondo i comitati ambientalisti, il problema è che questo materiale non sarebbe semplicemente inerte, bensì: “contaminato da idrocarburi policiclici aromatici. Proprio in quell’area, interessata dal cantiere dell’imbocco nord del bypass ferroviario, da mesi si effettuano rilievi sull’inquinamento del terreno. Rilievi che – denunciano i comitati”, contrari alla circonvallazione ferroviaria – evidenziano da tempo un livello di contaminazione sottovalutato da chi gestisce il cantiere.

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