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Sottosegretario Rossi rimette deleghe dopo servizio Iene. Capogruppo Dellai a Radio Capital: “Sconcertato” (VIDEO)

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E’ sconcertato il parlamentare trentino Lorenzo Dellai, attuale presidente del Gruppo Parlamentare «Democrazia Solidale-Centro Democratico alla Camera» dopo il caso Rossi

Roma – Il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, ha rimesso le proprie deleghe dopo una trasmissione televisiva delle Iene da cui emergerebbe che un parlamentare – il deputato Mario Caruso (democrazia solidale centro democratico) – avrebbe formalmente assunto il figlio del sottosegretario, che non si presenterebbe mai al lavoro, per fargli un favore, e che lo stipendio in realtà gli arriverebbe dal padre.

Il capogruppo Dellai: “Voglio verificare”

«Nel precisare che i comportamenti oggetto dell’inchiesta giornalistica si riferiscono al rapporto esclusivo tra i singoli deputati e i loro collaboratori e non all’attività del Gruppo Parlamentare, attendo in ogni caso dai due colleghi spiegazioni esaustive e convincenti», conferma l’ex governatore provinciale trentino Lorenzo Dellai.

«Voglio verificare se questo tesserino è stato usato e per quale ragioni. E’ compito del Gruppo attendere dai colleghi spiegazioni sui comportamenti», ha concluso Dellai.

La replica: “Accuse infondate”

“Sono accuse infondate e lesive della mia persona”, afferma Rossi. “Insinuazioni che infangano, ancora una volta, la mia reputazione. Mio figlio ha un regolare contratto di assistente parlamentare con un deputato della Camera. Il documento, consultabile, conferma l’assenza di un rapporto di dipendenza dal mio ufficio contrariamente a quanto riportato nel servizio.

Un incarico di natura fiduciaria che non prevede vincoli di orario lavorativo e anche per questo con una minima retribuzione”.    In ogni caso – aggiunge Rossi – al fine di non coinvolgere l’Amministrazione che rappresento e per svolgere ogni azione in piena libertà e con maggiore serenità, ho deciso di rimettere le deleghe conferitemi dal Ministro della Difesa”. “Con questa iniziativa – prosegue il sottosegretario – voglio fare chiarezza per evitare che queste informazioni siano strumentalizzate: le spese relative ai collaboratori sono rendicontate, e questo basta per dimostrare da chi realmente dipende l’impiegato e viene retribuito”.

“Ho dato mandato a uno studio legale al fine di tutelare l’immagine mia e di mio figlio ed esaminare la possibilità di contestare le accuse che mi sono state rivolte nelle opportune sedi legali”. Il servizio delle Iene riguarda la denuncia di una giovane assistente parlamentare che sostiene di lavorare senza contratto e senza retribuzione da un anno e mezzo per il deputato Caruso. Nell’intervista a Le Iene la ragazza (volto oscurato e nome sconosciuto) racconta di aver cominciato con uno stage di tre mesi e di essere andata avanti da allora senza retribuzione, subendo anche qualche avance sessuale.

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