Facevano video a caccia followers. Caso simile per altra slavina
Trento/Bolzano – A Solda due sciatori, lo scorso 29 gennaio, durante un fuoripista – nonostante il pericolo valanghe forte (grado 4 su 5) – su un pendio di neve fresca nei pressi di una seggiovia, hanno staccato una slavina. Quando si sono accorti che l’intero pendio si stava mettendo in movimento sono scesi a tutta velocità e si sono messi in salvo, per poi far perdere le loro tracce.
Fortunatamente nessuno è stato travolto e non ci sono stati danni all’impianto di risalita, ma il fatto poteva finire in tragedia. Ora sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri. La ragione del gesto è probabilmente da ricollegarsi al desiderio dei due giovani ragazzi di immortalare la propria impresa tramite apposite videocamere di cui erano dotati. Una discesa folle, poi pubblicata su vari profili social riconducibili ai due, dove al brivido dell’evento si unisce il desiderio, ad ogni costo, di ricercare “followers” e “visualizzazioni”.
La valanga che ne è seguita, con un fronte di circa 400 metri, ha però attraversato una pista subito a valle del pendio, andandosi ad arrestare contro la vicina stazione della seggiovia “Des Alpes”, in quel momento interessata dai molti utenti sciatori. Dai primi elementi raccolti dai testimoni, sono partiti i più complessi accertamenti condotti dai militari della stazione Carabinieri di Prato allo Stelvio, che hanno permesso di risalire all’identità di uno dei due sciatori e, successivamente, hanno indotto anche il secondo, ormai braccato, a costituirsi.
Ad entrambi i ragazzi, poco più che ventenni ed originari del Trentino, quasi inconsci del potenziale disastro che avrebbero potuto creare, la bravata è costata un deferimento per il reato di provocata valanga. Sono stati denunciati dai Carabinieri per lo stesso reato anche due scialpinisti, che sempre il 29 gennaio erano stati travolti da una valanga durante una salita verso il Monte Piccolo Ivigna, fortunatamente senza rimanere feriti. I Carabinieri hanno appurato “gravi elementi di indubbia negligenza”, come la mancanza dell’Arva, l’apparecchio elettronico per la localizzazione di persone sotto la neve. Avevano anche ignorato i divieti posti dalla segnaletica compensativa ai bordi delle piste.
In breve
Un 42enne di Pergine è stato condannato per violenza sessuale a 6 anni di reclusione con rito abbreviato. L’uomo, autista di un pulmino, avrebbe ripetutamente abusato di una 13enne disabile mentre la accompagnava in una struttura. La bambina, con disabilità cognitiva, nonostante le raccomandazioni del 42enne di non raccontare nulla, è riuscita a confidarsi con i genitori. I fatti risalgono a luglio del 2022: la bambina sarebbe stata abusata almeno in tre occasioni. L’uomo, all’epoca dipendente di una ditta di autonoleggio che si occupava di trasporti disabili per conto della Provincia, si sarebbe fermato durante il tragitto per compiere atti sessuali con la 13enne.
Truffa ai danni di un turista polacco, che mentre alloggiava a Sesto Pusteria aveva prenotato online una casa vacanza a San Vigilio di Marebbe versando 3 mila e 200 euro per un alloggio inesistente. Dopo una serie di indagini, i Carabinieri di Sesto sono risaliti a un 25enne ligure che aveva creato l’annuncio finto su un noto sito di prenotazioni di case. Dopo aver ricevuto il denaro, il giovane aveva tentato senza successo di ottenere altro denaro dicendo di aver avuto problemi con la transazione bancaria. Il 25enne è stato denunciato per il reato di frode informatica.