NordEst

Sant’Artemio rinasce per i Trevigiani

Share Button
"La cittadella del Sant'Artemio nasce con l'obiettivo di raggruppare gli uffici provinciali, facilitare l'accesso ai servizi, garantire economie e risparmio energetico. Un complesso a servizio della gente con strutture di interesse e spazi per i cittadini, a pochi passi dal Parco della Storga, area di tutela ambientale con la risorgiva più grande d'Europa, che si estende su 58 ettari (che sommati all'ambito della nuova sede fanno 67 ettari) di terreno: un Hyde Park della città" ha esordito il presidente Muraro ricordando che quello attuato è un restauro conservativo, progettato nelle linee di indirizzo dell'architetto Follina, appoggiato e condiviso dalla Sovrintendenza. Le strutture già esistenti sono state recuperate rispettando i vincoli architettonici e storici; passerelle in acciaio e vetro sospese al primo livello fuori terra saranno realizzate per fare da collegamento tra i vari settori dell'Ente.
 
Il Sant'Artemio comprenderà in totale 21 blocchi, tra edifici originari e costruzioni più recenti come un grande auditorium, un teatro, una chiesa dedicata a San Giovanni di Dio, un ristorante, due bar e un museo della Storia della Psichiatria. Oltre agli uffici è prevista sin da subito l'attivazione di un Asilo Nido per i figli dei dipendenti ma aperto al pubblico, con una capacità di accesso da parte dell'utenza esterna di circa 20 unità. Quindi, nel secondo stralcio, si prevede la realizzazione di un ostello per i giovani dove soggiornare a prezzi agevolati e un museo dedicato alla Psichiatria.

"I lavori proseguono secondo il cronoprogramma – ha aggiunto Muraro – e a giugno 2009 dovrebbero iniziare i primi trasferimenti". Per l'accessibilità sono state previste opere per circa 8 milioni di euro per la realizzazione di 2 sottopassi: uno veicolare e ciclopedonale verso via Ghirlanda e uno solo pedonale in via Ospedale provinciale. Inoltre è già stata realizzata una bretella di collegamento alla sp. 92 con arrivo in corrispondenza del vasto parcheggio pubblico presente all'esterno della sede provinciale. Mentre per l'accessibilità con i mezzi pubblici sono stati effettuati incontri specifici con l'azienda trasporti di treviso per il prolungamento del percorso della corsa n.7.

Inoltre, nell'area esterna al S. Artemio è stata realizzata una stazione autobus con a fianco un punto di scambio biciclette del progetto "Bike Sharing". Nei prossimi anni verrà attivata anche la metropolitano di superficie, che avrà una fermata in corrispondenza di via ospedale provinciale.

La Provincia nel suo progetto di recupero ha tenuto conto dell'ecocompatibilità: infatti, nella progettazione e realizzazione si è tenuto conto degli impegni assunti dall'Italia al protocollo di Kyoto nel 1997. In particolare si sono adottate tecniche ed impianti atti a ridurre le emissioni inquinanti, al risparmio di combustibili fossili, con riduzione dei costi di manutenzione e di esercizio, nonché di auto-produrre in modo autonomo energia proveniente dal sole.

E' un impianto fotovoltaico della potenza di circa 200 KW, che produrrà circa 250.000 kwh anno. Gli edifici saranno dotati di impianti "dimerizzati" per ridurre i consumi di energia elettrica e di energia termica nel caso di condizioni atmosferiche favorevoli. Alla fine dei lavori verrà effettuata la certificazione energetica degli edifici in ristrutturazione ed ampliamento. L'obiettivo di questo ente è certificare in classe "B" la nuova sede".

Il presidente Muraro, a chiusura del 2008, ha colto l'occasione per fare un breve bilancio di quanto svolto in metà mandato. "In questi due anni e mezzo – ha dichiarato Muraro – abbiamo investito 123 milioni di euro in opere pubbliche nella viabilità e oltre 70 milioni nell'edilizia scolastica. Abbiamo inaugurato 5 nuove scuole: l'Alberini di Lancenigo, il Nightingale di Castelfranco, il Beltrame di Vittorio Veneto, il nuovo corpo del Marconi di Conegliano, l'ampliamento del Casagrande di Pieve di Soligo. Brevemente, poi, voglio ricordare alcuni dei progetti più importanti portati a compimento.

In urbanistica, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Nella Sicurezza Stradale, oltre 15.000 ragazzi portati alle lezioni strategiche e le campagne shock. Per le imprese, i fondi creditizi e i bandi di incubazione e tutoraggio alla Fornace di Asolo. L'operazione finanziaria con Comune e Fondazione Cassamarca per gli immobili che rappresenta un grande occasione per lo sviluppo del territorio. Oltre 1.800.000 euro stanziati per la Protezione Civile. Le manifestazioni di promozione dei prodotti tipici (da Primavera del Prosecco a Fiori d'Inverno, Germoglio di Primavera e Delizie d'Autunno). Gli importanti riconoscimenti per la Carta di Treviso.

In ambito culturale, ricordo il parco del Livelet inaugurato, il Biblioday, nel turismo l'apertura dei nuovi uffici Iat, le manifestazioni per il 90° della Grande Guerra, la rievocazione a Nervesa, il Club di Prodotto. I grandi eventi sportivi: Treviso Marathon, i Campionati Mondiali di Ciclocross, il Meeting Giovanile di Ciclismo Nazionale. Nella formazione la Guida Unica e la Città dei Mestieri. Nelle politiche sociali, cito soprattutto la guida in linea per la normativa sugli immigrati e il meeting nazionale dei Trevisani nel Mondo. Il Primo Piano Provinciale del lavoro e tutto ciò che ne consegue. E poi il grande lavoro svolto nel Tavolo Provinciale per la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro".

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *