Sono già stati dimessi giovedì mattina sia dall’ospedale di Feltre che da Cavalese le persone, ricoverate per precauzione, dopo un principio di intossicazione da monossido di carbonio mercoledì sera a San Martino di Castrozza.

La conferma arriva dal parroco di San Martino di Castrozza, don Giuseppe Lucian, che tranquillizza su quanto accaduto e precisa che sono in corso le verifiche del caso per appurare gli aspetti tecnici all’origine del probabile malfunzionamento di un forno a gas.

Tira un sospiro di sollievo il parroco di San Martino di Castrozza quando ha la conferma che tutti sono stati dimessi dagli ospedali. "Stavo guardando la partita – ammette – e improvvisamente ho visto arrivare le ambulanze nei pressi della canonica. Subito mi sono allertato e scendendo ho capito che cosa stava accadendo.
Abbiamo deciso il ricovero per precauzione, nessuno era in gravi condizioni".
 
L’incidente è avvenuto poco dopo le 21, in una cucina nuova, mai utilizzata prima, dislocata presso la casa vacanze della parrocchia del paese Val di Roda, in via Colbricon, inaugurata a luglio scorso dal Vescovo dopo essere stata ristrutturata.

Nessuno dei presenti aveva segnalato particolari odori, il monossido di carbonio in effetti è un gas inodore e incolore, nessuna nube e soprattutto nessun incendio si è sviluppato nella struttura. Solo quando alcuni dei presenti nella cucina hanno accusato un malessere, è scattato l’allarme.

"Era un gruppo di signore della zona – precisa don Lucian – che con un cuoco aveva deciso di trascorrere alcune serate preparando dei piatti particolari. Una serata diversa che si è trasformata però in panico per molti. Fortunatamente – conclude don Giuseppe Lucian – tutto si è concluso per il meglio, verificheremo attentamente
con i tecnici quanto è accaduto".

Sono in corso le verifiche tecniche su quanto accaduto anche da parte dei Vigili del fuoco di Trento, intervenuti  a San Martino di Castrozza già mercoledì sera.