L’allarme era scattato sabato sera in Trentino
È stato ritrovato nella mattina di sabato 26 aprile il corpo senza vita della giovane donna russa che il giorno precedente non era rientrata nella struttura dove risiedeva.

Trento – È stato ritrovato poco prima delle 10 di sabato, il corpo senza vita della base jumper russa del 1969, le cui ricerche erano cominciate ieri sera a seguito di un mancato rientro dopo un lancio con la tuta alare dal monte Brento. La donna è stata trovata da una squadra di terra del Soccorso Alpino in una zona impervia nel bosco a una quota di circa 700 m.s.l.m., 180 metri più a valle dell’exit Eagles sul monte Brento, fra la via del Boomerang e lo scudo di Cima alle Coste (Dro). Da una prima ricostruzione è probabile che la base jumper non sia riuscita ad aprire il paracadute, dopo essersi lanciata con la tuta alare. Dopo la dichiarazione del decesso da parte del medico e ottenuto il nullaosta dalle autorità, la salma è stata recuperata con l’elicottero e trasferita alla camera mortuaria di Dro.
Le ricerche
L’auto era stata ritrovata nel parcheggio dove la aveva lasciata. Da una prima ricostruzione pare che la base jumper sia salita con altre persone fino all’exit prescelto e che queste persone siano poi proseguite per raggiungere l’exit del Becco dell’Aquila. Non si ha nessuna notizia sul suo lancio e atterraggio. Le ricerche sono cominciate nella serata di sabato, coinvolgendo le squadre della Stazione Riva del Garda del Soccorso Alpino e Speleologico che hanno cominciato a perlustrare la parte alta della montagna, aiutati dalla luce della fotoelettrica dei Vigili del Fuoco che ha illuminato a giorno la parete.
Nel frattempo si è alzato in volo anche l’elicottero, con a bordo due tecnici di elisoccorso del Soccorso Alpino e un operatore della Stazione di Riva del Garda, per effettuare un sorvolo sulla zona dell’ipotetica traiettoria di volo, ma senza esito. Sono stati utilizzati anche i droni dei Vigili del Fuoco con le termocamere. Le operazioni stanno proseguendo anche nella mattinata di oggi. Un ulteriore sorvolo dell’elicottero non ha dato risultati, mentre le squadre di soccorritori delle Stazioni Riva del Garda, Val di Ledro e Trento monte Bondone del Soccorso Alpino stanno setacciando via terra la parte alta della montagna, nella zona degli exit, oltre che la parte sottostante, su terreno molto impervio.
In breve
Incidente mortale in Val di Ledro. E’ accaduto all’interno della galleria Agnese di Ledro venerdì pomeriggio, 25 aprile. La vittima è un motociclista di 30 anni, Nicolas Ronchini. L’incidente è avvenuto nel tunnel maggiore che conduce a Riva del Garda, poco prima della galleria Dom lungo la SS240. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco di Molina per le operazioni di soccorso. Data la gravità della situazione, è stato richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso. Ma purtroppo il giovane è deceduto per le ferite riportate.
A Cortina, soccorsi dal Suem due americani in quota. Scarpe da ginnastica sulla neve e abbigliamento inadeguato hanno messo in serio pericolo una coppia di turisti statunitensi sul Passo Tre Croci. I due escursionisti provenienti dal Nebraska, lui 28 anni e lei 30, hanno tentato un’avventura in alta quota totalmente impreparati per un’escursione. Fortunatamente sono stati soccorsi dall’elicottero del Suem.