“Non è deciso che si stia lavorando sulla convocazione autunnale”. Zaia e Piantedosi firmano accordo tra Regione e Viminale su videosorveglianza. Nel Bellunese è arrivato anche il ministro Salvini per la verifica dei cantieri delle Olimpiadi 2026

La conferenza stampa a Venezia (ph Regione Veneto)

 

NordEst – “Le Regioni hanno autonomia statutaria e disciplinare. In Veneto, è prevista una finestra primaverile per il voto. La possibilità del Veneto di votare in primavera è realistica: sta nell’autonomia della regione. La questione passerà dal confronto con le Regioni. Le scorse regionali non si sono svolte in un’unica tornata. E le Regioni, legittimamente, decidono la data». Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, da Venezia durante la conferenza stampa con il presidente del Veneto Luca Zaia.

Per le elezioni regionali: “la prossima primavera sarebbe migliore per un fatto: si andrebbero a spendere molti milioni di meno, visto che tutti gli altri enti eletti assieme a questa Regione, come ad esempio il Comune di Venezia, andranno al voto esattamente a maggio 2026, molti mesi dopo la Regione Veneto”, ha dichiarato il presidente del Veneto, Luca Zaia.

Il presidente ha ricordato la “dicotomia tra legge nazione e regionale, ed è innegabile – ha precisato – che si stia facendo un approfondimento giuridico, perché la nostra legge regionale prevede la convocazione delle elezioni nella sola finestra primaverile. È fondamentale che si faccia una verifica, per ora non è deciso che si stia lavorando solo sulla convocazione autunnale”, ha concluso Zaia.

“Le dichiarazioni del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che definisce realistica la possibilità per il Veneto di votare in primavera poiché ‘sta nell’autonomia della Regione”, sono gravi. La legge nazionale, che trova legittimità direttamente nella Costituzione, dice infatti chiaramente che la legislatura delle Regioni dura cinque anni e che in ogni caso spetta al legislatore nazionale definirne la durata”, sottolinea in una nota la capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vanessa Camani.


In breve

“Le varianti stradali del Cadore saranno pronte entro i Giochi olimpici, forse entro fine anno”. A dirlo è stato Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, arrivato in provincia di Belluno in occasione del sopralluogo tecnico dei cantieri delle varianti di Valle, Tai e San Vito di Cadore avvenuto lunedì 24 marzo.


Notti di primavera imbiancate nel bellunese. Un’abbondante nevicata lungo la strada del Passo Fedaia, nel comune di Rocca Pietore, ha bloccato intorno alle 3 un’auto e due autobus. Sul posto la squadra dei Vigili del Fuoco proveniente dal distaccamento volontario di Caprile che ha lavorato fino alle 7 per liberare i mezzi, consentendo loro di riprendere la marcia in autonomia.  La stazione Arpav di Arabba ha rilevato sul Col dei Baldi, 1900 metri, vicino ad Alleghe, un metro e 40 centimetri; nella zona sciistica di Ra Valles, sulla Tofana, sopra Cortina (2.615), il manto bianco raggiunge i 131 centimetri.