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Primiero, varata la nuova passerella ciclopedonale sul torrente Canali: ecco com’è cambiata l’area nel tempo

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Nei giorni scorsi è stata “varata” la nuova passerella ciclopedonale sul torrente Canali. Ecco com’è cambiata la zona nel corso degli anni

La nuova passerella durante le operazioni di montaggio

 

di Ervino Filippi Gilli

Primiero (Trento) – L’opera, posta nei pressi dell’Albergo Al Ponte, è realizzata in ferro ed ha struttura portante formata da tre travi ad arco che poggiano sulle spallette in calcestruzzo gettate sull’’arginatura, spalle rinforzate con micropali.

Il nuovo manufatto ricalca nell’aspetto quello preesistente: quest’ultimo era una passerella in calcestruzzo armato adibita ad esclusivo uso pedonale, chiaramente più ristretta in quanto non ne era previsto l’utilizzo anche ciclabile, dotata di una siluette molto slanciata e leggera.

Particolare della struttura portante della passerella

L’opera demolita per far posto alla nuova, faceva parte di un gruppo di tre ponti simili che attraversano il torrente Canali (una in corrispondenza della scuola elementare, una in prossimità della Chiesa dei Frati e questa che collegava il Lungo Canali ai Giardini Clarofonte); venne realizzata dopo l’alluvione del quattro novembre 1966 quando la piena del Canali distrusse gli attraversamenti che lo superavano causando danni seri sia alla strada ed alla passeggiata che all’Albergo Al Ponte.

La passerella pedonale in calcestruzzo realizzata dopo l’alluvione del 1966: quest’opera è stata demolita per far posto al nuovo ponte

Le foto storiche della zona

La passerella realizzata alla fine degli anni Cinquanta all’inizio dell’alluvione del 1966 (Foto Ovidio Gilli)
I momenti finali della passerella: il torrente Canali, dopo aver aggirato la struttura, ne provocherà il crollo (Foto Ovidio Gilli)

 

Questa passerella ante alluvione era stata realizzata in calcestruzzo e, a differenza di quelle che la andranno a sostituire e ad completare la rete dei collegamenti viari, era un’opera massiccia con sezione trapezia. E’ difficile poter dire se sia stata la presenza della passerella ad innescare, con il suo parziale intasamento, la distruzione dell’arginatura e la conseguente demolizione dell’Albergo: gli effetti furono comunque decisamente pesanti per la struttura ricettiva.

Il ponte pedonale degli anni cinquanta

Questo ponte pedonale era stato costruito probabilmente tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta per collegare il Lungo Canali ai Giardini Clarofonte senza dover salire fino a quello in legno posizionato in vicinanza della Chiesa dei Frati: analizzando le fotografie degli anni Trenta infatti si nota sì la passerella in legno citata (FOTOGRAFIA 6) ma non quella in prossimità dell’albergo Al Ponte segno che il collegamento come lo conosciamo ora tra Viale Sartori – Giardini Clarofonte – Lungo Canali è successivo alla Seconda Guerra Mondiale.

I collegamenti con i paesi

Tornando ancora più in dietro nel tempo i collegamenti Fiera – Transacqua o Transacqua – Tonadico erano assicurati esclusivamente da due ponti in legno costruiti prima del 1829 (sono rappresentati nella Mappa Topografica Egger disegnata in quell’anno); Nella Mappa Egger il ponte Transacqua – Tonadico appare quasi come una passerella di collegamento tra strade secondarie (d’altro canto mancavano completamente tutte le arginature lungo il Canali) mentre quello Fiera-Transacqua era una struttura ben definita (ma di quest’ultimo ricostruirò la storia in un prossimo contributo).

Particolare di una cartolina degli anni Quaranta in cui si vede la passerella in legno nei pressi della Chiesa dei Frati
Cartolina degli anni Trenta che ritrae la zona di confluenza tra i torrenti Cismon e Canali: si nota l’assenza di qualsiasi tipo di collegamento tra Viale Sartori – Giardini Clarofonte – Lungo Canali
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