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Primiero, torna lo sportello digitale di Appm per aiutarti con computer, tablet e tecnologie

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Riapre lo “Sportello Digitale in Officina”: uno spazio in cui le persone con quesiti o dubbi tecnologici e informatici possono rivolgersi gratuitamente e trovare assistenza


 

Primiero (Trento) – Il servizio è un progetto del Centro di Aggregazione Territoriale Officina Giovani. E infatti saranno proprio i ragazzi a farsi carico di questa attività. Ogni mercoledì fino al 31 maggio, dalle 14:00 alle 16:00 presso l’Officina Giovani in Via Guadagnini 19, Fiera di Primiero. Lo “Sportello Digitale” sarà itinerante e attivato anche presso i Comuni del Valle. Per informazioni e prenotazioni è possibile recarsi presso il Centro di Aggregazione Territoriale Officina Giovani in Via Guadagnini 19 a Fiera di Primiero o chiamare al numero 345 7401050 o scrivere una mail a: officinagiovani@appm.it.

Cos’è?

Si tratta di un modello di apprendimento intergenerazionale in cui i/le giovani, nel ruolo di insegnanti volontari, aiutano gli adulti e, in particolare, gli anziani, a migliorare l’utilizzo di computer, smartphone o tablet e a navigare su internet, al fine di garantire loro il diritto di fruire dei servizi online e, al contempo restare informati, sperimentare nuove forme di socialità e combattere l’isolamento.

Lo “Sportello Digitale in Officina” è uno spazio fisico a cui le persone in difficoltà, con quesiti d’ordine tecnologico (SPID, backup dello smartphone, aggiornamento applicazioni, utilizzo WhatsApp e altre app di messaggistica, social network, sanità digitale con TreC e Fast TreC ecc.) possono rivolgersi gratuitamente per migliorare il proprio livello di alfabetizzazione informatica. Lo sportello è presieduto da un ragazzo/una ragazza del territorio con la supervisione dell’operatore dell’Officina Giovani.

Perché?

Complici l’emergenza sanitaria, la diffusione degli smartphone, la necessitàdi attivare lo SPID per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione, l’aumento del commercio online, telefoni e computer sono diventati strumenti necessari per svolgere qualsiasi attività quotidiana. Non tutti però riescono a stare al passo: il rischio è un incremento del cosiddetto “digital divide”, il divario esistente tra chi ha accesso (adeguato) alla tecnologia e a internet e chi non ce l’ha, da cui deriva un’esclusione dai vantaggi della società digitale, con danni socioeconomici e culturali per chi ne è colpito.

 

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