In questi giorni sono molti i volontari primierotti partiti alla volta delle zone colpite dal terremoto con vari ruoli e compiti. In valle invece, si organizzano eventi e raccolte fondi (segnalatele alla redazione). Mentre alcuni ristoranti partecipano all’iniziativa “Un’Amatriciana per Amatrice”
Primiero (Trento) – Volontari trentini e primierotti in prima linea fin dalle prime ore per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. In Valle invece, si moltiplicano le iniziative di solidarietà.
A cominciare dagli impianti di San Martino di Castrozza, Colverde – Rosetta, che sabato 27 agosto destineranno l’incasso della giornata alle popolazioni duramente colpite dal sisma.
Una seconda importante iniziativa denominata “Amatriciana solidale” è stata fissata per il prossimo venerdì 2 settembre in piazza San Marco a Transacqua dalle 19.30. Iniziativa organizzata con il sostegno di Comune Primiero San Martino – Comunità di Primiero e con il supporto di molti gruppi e associazioni locali.
La somma raccolta sarà consegnata alla Protezione civile trentina impegnata in questi giorni nelle zone colpite dal terremoto.

Continua da Trento il coordinamento
Aumenta purtroppo di ora in ora il bilancio delle vittime del terremoto in centro Italia: l’ultimo dato comunicato dal Comitato operativo nazionale PC in costante contatto con la Protezione civile trentina, che come noto ha il l’incarico di coordinamento tecnico delle Regioni, parla di 278 vittime, di cui 218 ad Amatrice, il centro che ha pagato il tributo più alto in termini di vittime e distruzioni, 11 ad Accumoli e 49 ad Arquata del Tronto. La terra continua però ancora a tremare: ben 1059 le scosse registrate dal primo, drammatico evento sismico, 220 nella giornata di oggi, comprese tra 3.4 e 4.8 gradi.
La macchina dei soccorsi si sta “stabilizzando”, tanto che nel pomeriggio di venerdì è stata sciolta la riserva per le colonne mobili che fino ad ora sono rimaste mobilitate nelle varie regioni italiane: solo due regioni, le più vicine e confinanti con la zona del terremoto, rimangono allertate per un eventuale invio di colonne mobili.
Le maggiori criticità sul fronte dell’organizzazione dei soccorsi sono date, in molti dei centri colpiti (per lo più piccole frazioni), dalla permanenza dei proprietari ed abitanti nelle case lesionate, restii ad abbandonare le proprie abitazioni, anche se lesionate.
Anche le unità cinofile stanno esaurendo la propria attività, fin qui preziosissima e valsa a salvare molte vite umane: 238 sono le persone estratte vive dalle macerie delle case crollate. Mano a mano che esauriscono i propri cicli operativi, cani da ricerca e conduttori sono fatti rientrare alle proprie rispettive basi. La priorità d’intervento per la Protezione civile rimane comunque ancora quella della ricerca di altri corpi sotto le macerie.
Permangono in alcuni punti della viabilità delle interruzioni stradali. Attualmente nella decina di campi allestiti ad Amatrice e negli altri centri più colpiti le persone assistite sono 466, alle quali si aggiungono 23 stranieri, 800 i pasti serviti complessivamente nei vari campi.