Continua il dibattito a Primiero in vista delle prossime elezioni amministrative. L’ex sindaco di Siror conferma alla nostra redazione: In queste ore abbiamo scelto di presentarci da soli con un nostro capolista alla carica di Sindaco”. Tra le altre novità, il debutto del gruppo “E’ tempo di Primiero”
Primiero San Martino di Castrozza (Trento) – Si compone lentamente il quadro elettorale in vista delle prossime elezioni comunali a Primiero. Tra conferme e smentite, la notizia certa è che i partiti non concederanno simboli, quindi si tratterà di competizioni tra civiche e gruppi locali.
Mentre prenderebbe nuovamente quota, la candidatura di Marco Depaoli o di un uomo forte di area UPT con il sostegno di altre liste non ancora confermate, da Siror arriva la certezza di una lista che farà corsa solitaria. L’ex sindaco di Siror, Walter Taufer ha confermato alla nostra redazione: “Abbiamo scelto proprio in queste ore di presentarci da soli con un nostro capolista alla carica di Sindaco”.
Sull’altro versante, sarebbe invece confermata la formazione di Daniele Depaoli con tre liste civiche al suo attivo, ancora in fase di definizione. Sarebbe invece stata archiviata la possibile candidatura a Sindaco – che aveva già riscosso molti sostenitori nelle ultime ore – dell’ex assessora in Comunità di valle, Elisabeth Zeni (PATT).
Tra le altre novità da segnalare, anche il debutto del gruppo “E’ tempo di Primiero”, fortemente sollecitata da Paolo Simion (ex consigliere comunale a Fiera) e da molti volti nuovi del panorama locale che ha già anche la sua pagina facebook. “Una nuova formazione – si legge – slegata dal sistema partitico, che sostiene la necessità di un immediato cambiamento di passo per la Comunità. La ‘squadra’ è formata da un gruppo di persone che condividono pochi, ma concreti punti di un progetto da sottoporre alla Società civile. E’ trasversale e apartitica. Conta sulla partecipazione e sull’impegno di giovani e meno giovani, di rappresentanti delle varie categorie sociali ed economiche, e – più in generale – di persone perbene che hanno a cuore il bene della nostra Valle e credono ancora possibile un rinnovamento nell’azione amministrativa”. Qui il programma del gruppo.
Da capire infine il ruolo di Progetto Trentino e del consigliere provinciale Marino Simoni (PT) che in più occasioni ha fatto sentire il suo peso politico nelle ultime trattative elettorali di questi giorni a Primiero, soprattutto sul fronte UPT. In molti si sono già spinti a definirle come nuove prove di dialogo politico tra i big locali Marino Simoni e Marco Depaoli. Solo il 5 aprile però – alla consegna delle liste – si saprà davvero quali saranno i nuovi assetti politici in campo. Per ora, non ci resta che attendere.
Il documento di Orler
A poche settimane dal 5 aprile, la notizia certa è che il confronto elettorale non interesserà solo l’alto Primiero, ma l’intera vallata, come è accaduto lo scorso anno in occasione delle elezioni per la Comunità di valle. A far discutere nei giorni scorsi è stato il documento del sindaco di Mezzano Ferdinando Orler che in più occasioni si è detto pronto a scendere in campo.
“Far rinascere la nostra valle”
In un documento diffuso via mail, Orler ha spiegato il suo obiettivo: “Far rinascere la nostra valle e portare il Primiero con San Martino a superare i fasti dei primi del ’900. Per queste ragioni – scrive – ho lavorato in questi anni. Purtroppo mi rendo conto che spesso e volentieri vengo frainteso. Dobbiamo impegnarci per formulare una proposta di sviluppo serio e innovativo a medio-lungo termine. Dovremmo fare un patto del territorio in modo che tutti possano avere benefici.
Anche il cittadino non deve lamentarsi e piangersi addosso, a limitarsi a fare solamente commenti sui social, a volte completamente lontani dalla realtà. Dobbiamo cambiare gli schemi su come abbiamo sempre ragionato ed è la cosa più difficile”.
Nel documento corredato da vignetta, fatto circolare via email, il sindaco di Mezzano spiega: “La valle si salva se d’ora in poi viaggerà unita. Tutti dobbiamo sentirci concretamente prima cittadini del Primiero e poi del rispettivo paese. Sono convinto di non essere il solo a vederla così”.
Il documento integrale di Orler