L’idea è della Varkey Gems Foundation come riconoscimento per un insegnante che abbia dato uno straordinario contributo alla professione
Venezia – “Avere un’idea ma anche il coraggio di portarla avanti, pur in una situazione non ottimale come quella in cui si trova la scuola italiana, vittima dei tagli indiscriminati degli ultimi governi: anche questo fa parte dell’orgoglio di essere veneti, che sanno trovare sempre e comunque le occasioni per mettere a frutto il loro talento e la loro creatività”. E’ il presidente della Regione Luca Zaia ad esprimere con questa parole il proprio plauso perché tra i cinquanta insegnanti che concorrono all’assegnazione di un premio di un milione di dollari, selezionati tra 5 mila segnalazioni da tutto il mondo, due sono italiani e di questi una è veneta.
L’idea è della Varkey Gems Foundation come riconoscimento per un insegnante che abbia dato uno straordinario contributo alla professione. Nella rosa finale dei 50 nomi tra cui sarà scelto il vincitore c’è anche Daniela Boscolo, che insegna a studenti diversamente abili dell’Itsc Colombo di Porto Viro in provincia di Rovigo, sperimentando “metodi diversi per sviluppare la loro capacità d’interazione”, come si legge nella motivazione del comitato che ha vagliato le candidature in cui viene sottolineato anche che ha rivoluzionato la didattica tradizionale e introdotto una nuova mentalità per aiutare anche i ragazzi meno dotati a sviluppare le loro capacità in normali situazioni sociali, in collaborazione con aziende e associazioni locali.
“Lo dico da tempo e senza ipocrisie che il nostro sistema scolastico e formativo è di altissima qualità grazie all’abnegazione e alla preparazione degli insegnanti, anche se costretto a lottare con insopportabili riduzioni di personale e di risorse. Questa mia convinzione trova ulteriore, confortante riscontro in questa candidatura che ci rende orgogliosi – aggiunge Zaia – e va a gratificare il lavoro di tutto il corpo docente che opera in Veneto, che ringrazio per il prezioso apporto al successo dei loro ragazzi, con particolare attenzione per quelli diversamente abili”.