In orario di apertura della Biblioteca nella Sala “La prua”
Fiera di Primiero (Trento) – Nella Sala “La prua” della Biblioteca a Fiera di Primiero è disponibile fino al 17 agosto il pianoforte ibrido NU1. Si tratta di un pianoforte “silenzioso” dotato di 21 cuffie che permettono non solo l’esercizio individuale, ma anche allestimento di piccoli concerti per amici e familiari, durante le ore si servizio della biblioteca, rispettando i canoni classici delle biblioteche del silenzio.
Un approccio amichevole e innovativo che interessa le nuove funzioni della biblioteca pubblica contemporanea. Nello specifico il desiderio di offrire nuove possibilità di fruizione al pubblico con l’utente protagonista, consentendo o meglio incentivando un utilizzo dello strumento, relativamente ad attività quali studio, esercizio, svago, esplorazione…
La proposta, resa possibile grazie alla collaborazione dell’Ufficio per il sistema bibliotecario trentino della Provincia di Trento, è stata presentata in varie biblioteche del Trentino e ha riscosso notevole successo. Ora attendiamo musicisti e pubblico ascoltante per mirabolanti concerti
Il progetto
Un Pianoforte in Biblioteca risponde all’esigenza di un rinnovato modello di servizio, capace di offrire opportunità inedite e stimolanti di sviluppo creativo della persona a ogni fascia della popolazione .
L’iniziativa prevede che negli spazi e nel contesto della biblioteca pubblica trovi posto un pianoforte digitale, dotato di una tastiera perfettamente identica a quella tradizionale, ed in grado di fornire un suono di pianoforte campionato ad un ottimo livello di riproduzione sonora. Equipaggiato con cuffie, lo strumento consente di suonare e “giocare con la musica” in maniera condivisa oppure in condizioni di assoluta riservatezza e rispetto
L’idea di fondo è quella di incentivare un utilizzo quotidiano dello strumento, offrendone libero accesso al pubblico della biblioteca, il quale può impiegarlo per attività quali studio, esercizio, svago ed esplorazione.
Un Pianoforte in Biblioteca vuole ridefinire la condizione di “silenzio sacrale” comunemente associata all’immagine della biblioteca tradizionale, indicando, al tempo stesso, possibili percorsi di approfondimento dei nostri rapporti con il mondo dei suoni e dei rumori da cui siamo circondati.