Soccorsi mobilitati dopo le emergenze di domenica. Un tedesco ha perso la vita mentre gli altri due, un altro tedesco e un italiano del bresciano, erano rimasti semisepolti, con i soccorritori intervenuti per liberarli. Da un quarto scialpinista, uno spagnolo, è partito l’allarme


 

NordEst – Sono terminate nel pomeriggio di lunedì, le operazioni di bonifica per una valanga di notevoli dimensioni, staccatasi nella tarda mattinata sul ghiacciaio Presena e che ha travolto tre scialpinisti, impegnati nella discesa. Solo due di loro erano di nazionalità tedesca, mentre un terzo risulta italiano, residente a Brescia. L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è stato lanciato intorno alle 11 da parte di un quarto compagno, di nazionalità spagnola, unico illeso del gruppo.

Mobilitati due elicotteri

La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto immediatamente l’intervento di due elicotteri. L’unità cinofila presente su un primo velivolo ha subito iniziato le ricerche dello scialpinista ancora sepolto. Il tecnico di elisoccorso e l’equipe sanitaria dell’altro elicottero sono stati nel frattempo sbarcati sul posto e hanno provveduto ad estrarre i due scialpinisti semisepolti nella neve, prestando loro le prime cure del caso ed elitrasportando il primo all’ospedale Santa Chiara di Trento e il secondo al Santa Maria del Carmine di Rovereto.

A coadiuvare l’intervento, trasportati in quota grazie al supporto di un terzo elicottero da lavoro, i soccorritori delle Stazioni di Vermiglio, Pejo, Val di Sole, Alta Val di Non, Campiglio, Rabbi e Val di Non del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino. Di queste ultime due Stazioni sono state coinvolte anche le unità cinofile.

Troppo gravi le ferite riportate

Lo scialpinista disperso, residente ad Ascholding, in Germania, è stato estratto dalla neve in arresto cardiaco e ha perso la vita durante le operazioni di rianimazione. Ricevuto il nulla osta delle autorità per la rimozione della salma, il corpo dell’uomo è stato elitrasportato in piazzola a Vermiglio, mentre il personale di soccorso e due unità cinofile sono rimaste sul posto per proseguire nella bonifica dell’area.

Allerta in quota

In seguito a questo drammatico incidente, ma anche alla luce di svariate altre valanghe occorse negli ultimi giorni sia in regione che in altre zone del Nord Italia, il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino raccomanda la massima prudenza e la premura di consultare sempre il bollettino valanghe prima di programmare la propria gita sulla neve.