Così il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha risposto alla lettera indirizzatagli lo scorso 1 giugno dal Consigliere Marco Depaoli, con la quale veniva espressamente chiesto alla Giunta Provinciale come intendesse operare in merito alle recenti segnalazioni della presenza dell’Orso M5 nella Valle del Primiero ed ai danni presumibilmente da lui fatti.
“In riferimento alla sua lettera del 1 giugno – prosegue il testo di risposta firmato da Dellai – relativa alla presenza dell’orso M5 in Primiero, si evidenzia che il ritorno dell’orso a cavallo tra Trentino orientale e bellunese è stato segnalato sul suolo provinciale recentemente e con certezza solamente in un’unica occasione, quella del danno ad un alveare nei pressi di Mezzano. L’attribuzione di tale danno a M5 è un’ipotesi concreta che però necessita di conferma”
“Per quanto attiene più specificamente alle questioni poste, si evidenzia che l’Amministrazione provinciale intende certamente tutelare la zootecnica di montagna, nonché contenere i danni ed i disagi alle persone, ma è altrettanto ineluttabile che il pascolo di fatto brado degli ovini-caprini ben difficilmente si concilia con la presenza dell’orso e/o degli altri grandi carnivori. E’ necessario dunque continuare a promuovere l’uso delle recinzioni elettriche e la custodia delle greggi, come del resto si è già cominciato a fare da tempo anche nel Primiero.”
Depaoli chiede sorveglianza – Il Consigliere Marco Depaoli ha preso atto della risposta della soddisfazione:
“In passato, l’orso era presente sull’arco alpino e probabilmente anche nelle zone del Primiero. Oggi, le cose sono cambiate. Per questo è importante mantenere “alto” il livello di controllo sulle segnalazioni e gli avvistamenti. La pubblica amministrazione ha il dovere prima di tutto di tutelare il benessere e la sicurezza, dei cittadini oltre a quello di proteggere le attività economiche (allevatori di montagna ecc) che contribuiscono quotidianamente a mantenere viva e salubre l’intera comunità.”