NordEst

Nuovo filone nell’inchiesta ‘Cheran’ di Challand – Saint – Anselme: spuntano le tangenti

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Sviluppi nell’inchieta “Cheran” su di un presunto giro di appalti truccati a Challand-Saint-Anselme. Questa mattina, i militari delle fiamme gialle della tenenza del Gran San Bernardo, con i colleghi della sezione della polizia giudiziaria in forza alla procura di Aosta, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Fabrizio Pilatone, 45 anni di Ivrea, segretario comunale di Challand-Saint-Anselme e nei confronti dell’imprenditore di Valperga, Alessandro Savio.

I due sono accusati di concorso in corruzione. Dalle indagini è emerso che l’architetto Savio avrebbe versato tangenti per circa 11 mila euro a Pilatone allo scopo di ottenere svariati incarichi fiduciari di progettazione e di consulenza. A tale scopo il professionista avrebbe “pressato” il segretario comunale che stabiliva l'entità della “mazzetta”. “E' emersa – spiegano gli inquirenti – una consolidata e diffusa prassi illecita finalizzata alla compravendita di atti di ufficio”.

Le indagini della procura e della guardia di finanza proseguono coinvolgendo anche altri comuni. Pilatone il 6 marzo era stato messo agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sulla turbativa d’asta per sei gare d’appalto indette dal comune di Challand-Saint-Anselme. L’architetto Savio per quel filone d’inchiesta era stato denunciato a piede libero. Dalle indagini successiva, e dagli interrogatori degli indagati è emerso anche il filone corruzione. Un filone autonomo rispetto all’inchiesta sulla turbativa d’asta.

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