Novanta giorni è la storia di un ragazzo che molla tutto per andare in malga
Trento – Francesco ha venticinque anni e non vuole ancora crescere. Ha abbandonato il suo dottorato per trascorrere una stagione in alpeggio, in Svizzera, a mungere vacche e a fare formaggio. Crede forse di aver trovato la via di fuga da una vita fatta di costrizioni, di condizionamenti, di aspettative. E infatti in alpeggio ci ritorna, questa volta in Valsugana. Ma dovrà fare i conti con se stesso e con i propri limiti, in un ambiente tanto bello quanto difficile da affrontare.
Quella che racconta Francesco Gubert nel suo nuovo libro “Novanta giorni: diario di una stagione in alpeggio” è la storia vera di un’estate passata in montagna. Lo stile asciutto e diretto trasporta il lettore lassù in malga, tra i pascoli e le vacche, in una narrazione sincera fatta di sensazioni e di incontri. I profumi del latte e del burro, il suono dei campanacci, i tramonti mozzafiato, i ritratti dei personaggi sono gli ingredienti di un racconto ricco di emozioni e di duro lavoro.
Francesco Gubert, classe 1984, è nato a Trento. E’ laureato in scienze agrarie e si occupa di agricoltura di montagna, dall’erba che mangiano le vacche al formaggio che arriva sui nostri piatti. Scrive e racconta la vita di chi lavora in montagna, sui prati e sui pascoli di alta quota. “Novanta giorni” è il suo primo racconto di vita vissuta.
Il libro è pubblicato sulla piattaforma di self publishing di Amazon ed è acquistabile on-line in formato cartaceo o Kindle al link https://www.amazon.it/Novanta-giorni-Diario-stagione-alpeggio/dp/1794488928/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1551446879&sr=8-1&keywords=gubert
Quale futuro per le malghe?
Francesco Gubert racconterà la sua esperienza da casaro in una malga del Lagorai che lo ha segnato ma anche – forte di laurea e dottorato in scienze agrarie e di anni di lavoro nel settore presso Fondazione Mach di San Michele e ora da libero professionista –la sua visione del settore delle malghe.