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“Magnadóra a Primiero? No Grazie!”: il Sindaco Depaoli replica a Rossi e Dallapiccola: “Ognuno guardi dentro le proprie porte”

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L’annuncio della candidatura del vicesindaco del Comune di Primiero San Martino, Antonella Brunet con la lista dell’assessore Spinelli, ha risvegliato la valle di Primiero e il Trentino dal torpore, stimolando anche gli autonomisti trentini che hanno scelto il centrosinistra

San Martino Rolle tra luci ed ombre: nella foto l’ex assessore Michele Dallapiccola (Ex Patt oggi Casa Autonomia) a Primiero e in copertina l’inaugirazione del bacino di Ces con l’ex presidente Ugo Rossi (Ex Patt, Ex Azione, oggi Gruppo Misto)

Primiero (Trento) – I più critici in queste ore, sono stati proprio l’ex assessore Michele Dallapiccola (Ex Patt) oggi Casa Autonomia, al quale si è aggiunto anche l’ex presidente Ugo Rossi (Ex Patt, Ex Azione, oggi Misto) che ha parlato di “Magnadóra”. Ecco la replica del sindaco di Primiero, Daniele Depaoli. Intanto, il consigliere provinciale Alex Marini (M5s) non perde tempo e segnala il caso della candidatura all’AGCOM, prima ancora di arrivare in valle, critiche anche da Lucia Maestri (PD).

Le critiche delle opposizioni in Provincia

“La Giunta comunale – scrive in una nota Michele Dallapiccola (Casa Autonomia) – invita pubblicamente a votare il governo provinciale in carica ascrivendo come principale motivazione, quella di aver ricevuto “attenzioni” (contributi?) dall’attuale esecutivo provinciale. Al di là del fatto che gli stanziamenti a favore dei territori, oltre ad essere frutto di scelte politiche, sono un diritto dei territori stessi, va segnalato che il Primiero, da questo punto di vista, non è certo all’anno zero. Anzi. Tutte le amministrazioni passate hanno cercato di fare qualcosa.

Specificatamente rispetto al collegamento San Martino Passo Rolle – aggiunge Dallapiccola -, alla Giunta Fugatti vanno piuttosto imputati cinque anni di lungaggini burocratiche. Il costruendo impianto è rimasto fermo al palo pur con un progetto pensato da tantissimi anni. Per questo, partito con un preventivo di trenta milioni di euro, oggi è in fase di appalto (speriamo?) per sessanta. Con un gravissimo dubbio, tutto buttato sulle spalle della Comunità locale. Chi gestirà un attrezzo dai simili costi di gestione? Sarà in grado il sistema delle imprese locali di tenerselo in “groppa”? Tutte risposte che, pare, la Giunta Fugatti si è guardata bene dal dare scaricando la responsabilità al tessuto d’impresa locale”.


28 marzo 2015 Michele Dallapiccola sul San Martino Rolle


E in merito al più recente annuncio della candiatura alle provinciali di Antonella Brunet, il consigliere Dallapiccola sottolinea:“Rimane tutta invece la sorpresa che provoca un’amministrazione comunale che in fondo, a volerla guardare tutta non sta facendo altro che cercare di dissimulare la realtà. Afferma di rifiutare un approccio ideologico politico dove invece di politica ce n’è eccome. La tanto decantata come civica, “Lista Spinelli” è in realtà una normalissima lista di destra. Spinelli è infatti regolarmente iscritto da anni alla lega. Ha pellegrinato regolarmente a Pontida e sostiene un presidente della LEGA. Candidato che per altro ha già promesso la vicepresidenza ai destrissimi Fratelli d’Italia. Più destra di così? E’ più che comprensibile, che poi si voglia far passare per sostegno corale quello di una per altro rispettabilissima figura femminile che però sempre a destra si schiera!

Nel frattempo – conclude Dallapiccola – il gossip locale narra delle malcelate intenzioni andate a cattivo fine di un primo cittadino tentato da tempo ad un lancio di se stesso verso piazza Dante. Probabilmente, l’aver tergiversato così a lungo lo ha infine portato a decidere per la desistenza.Forse, la questione è connessa agli scarsi risultati che i sondaggi consegnano all’unica lista di Fugatti ancora aperta. Molti chiamati, pochi eletti sembrano il destino dei fedeli di Spinelli, con l’unica certezza disponibile da subito. Le dimissioni da Sindaco. Possiamo capire ma non condividere”.

Caso Primiero, Rossi durissimo: “Non succedevano cose simili nemmeno ai tempi della magnadora”

Il consigliere provinciale di minoranza, Ugo Rossi, attacca il sindaco Daniele Depaoli: “Non entro nel merito dei “finanziamenti” (peraltro da tempo programmati da altri e dovuti). Ciò che più conta è la dimostrazione di come la nostra Autonomia sia sempre più ridotta a un mero “collocamento” di risorse totalmente privo di rispetto dei ruoli istituzionali. E che ne sia complice e artefice un sindaco fa ancora più male. Povero Trentino”.


11 dicembre 2016 Ugo Rossi sul San Martino Rolle


Sindaco Depaoli: “Magnadóra? No grazie”

“Voglio precisare innanzitutto – scrive il sindaco di Primiero San Martino di Castrozza, Daniele Depaoli, rivolgendosi agli ex presidente ed assessore Ugo Rossi e Michele Dallapiccola, che non è stato utilizzato il sito istituzionale del Comune ma solo le pagine social. Si trattava di una comunicazione importante e molto attesa da tutti a livello locale, che riguardava il futuro dell’Amministrazione, peraltro condivisa anche dall’intera Giunta. Ci chiediamo quindi quali altri canali si dovevano utilizzare per trasmettere la notizia?”

Sulla confusione tra politica e amministrazione lamentata da Rossi e Dallapiccola, il sindaco prosegue: “Quando qualcuno parla di ‘magnadora’ – continua Depaoli .- farebbe bene a guardare dentro le proprie porte. Ricordo un incontro a Trento negli uffici dell’allora assessore Dallapiccola nel 2015. Tutti gli 8 sindaci di Primiero, con il Presidente della Comunità, avevano chiesto un incontro preoccupati per lo stagnare della situazione del collegamento sciistico tra Rolle e San Martino. Arrivando con un buon ritardo all’appuntamento l’assessore affermò: “Certo che ne vedo pochi dei miei su questo tavolo per parlare di argomenti così importanti…”, direi che queste gravi affermazioni, dette alla presenza di tutti i vertici amministrativi di Primiero, si commentano da sole.

Per quanto riguarda la non candidatura del sottoscritto, la mia non è mai stata una ‘fissa’ di arrivare a fare il consigliere provinciale e non ho mai usato il mio ruolo di sindaco (dal 2000 ad oggi) per questo scopo. Non ho mai avuto in vita mia nessuna tessera di partito o simili ed ho sempre ragionato da persona con le persone, fuori da ogni logica politica. Continuo nel mio impegno da oltre 23 anni a servizio dei cittadini, non ho mai anteposto a questo ambizioni personali verso ruoli diversi, a differenza di altri. Il consigliere Dallapiccola, ad esempio, ha fondato un nuovo partito/movimento solo dopo che giustamente il PATT gli aveva di fatto negato la deroga per il quarto mandato da consigliere. Questo si che si chiama attaccamento alla provincia!! Poi raccontiamo pure che il PATT non doveva andare a destra, ma se non ci fosse andato il nostro consigliere Dallapiccola cosa avrebbe fatto? Diamoci una risposta…

In merito al collegamento San Martino Rolle: “I costi non sono lievitati – precisa Depaoli – ma la verità è che nei cinque anni di amministrazione Rossi/Dallapiccola il progetto non è mai stato approfondito con l’obiettivo di realizzarlo, perché in realtà nessuno ci credeva. Questa nuova amministrazione guidata da Fugatti, ha capito che preventivi e computi avevano un grande difetto di sottostima. Poi è vero che i costi sono aumentati anche per il rincaro delle materie prime. L’amministrazione Fugatti ha preso in mano concretamente il progetto portandolo all’appalto, cercando però di risolvere anche i problemi che non erano mai stati affrontati nel passato. Niente di più del loro dovere, sia chiaro, ma la differenza con la precedente amministrazione si è notata e se questo ha turbato qualcuno non è certo un nostro problema.

Voglio inoltre cogliere l’occasione per ricordare la triste fine del progetto visionario di Lorenzo Delladio a passo Rolle denominato “La Sportiva outdoor paradise”. Alla base del progetto c’era l’acquisto e lo smantellamento degli impianti di risalita da parte della società di Ziano di Fiemme. Gli impianti furono invece acquistati dalla società San Martino Rolle all’epoca controllata anche da Trentino Sviluppo, società della PAT. Chissà chi fu, promettendo sempre un collegamento che non aveva intenzione di fare, a spingere la società all’acquisto e quindi a far fallire il progetto de La Sportiva? Era il 2017… Fugatti faceva il consigliere di minoranza in quel periodo ed almeno di questo non possono accusarlo. Andiamo a vedere chi erano presidente ed assessore competente, che scavalcando l’amministrazione locale fecero di fatto naufragare un progetto davvero visionario. Grazie!”

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