Scintille prima del voto del 4 maggio in Trentino

Quella dei Cpr “per noi non è una soluzione ed è quantomeno strano che le proposte vengano da chi ha causato il problema, soprattutto in questa provincia e nella provincia di Bolzano, dove c’era un sistema di accoglienza diffuso che era un fiore all’occhiello per l’Italia e per l’Europa”. Lo ha detto la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. “C’è un’interlocuzione in atto tra il Ministero e il territorio per arrivare alla valutazione di pianificazione di un Cpr, un Centro permanente per i rimpatri piccolo, finalizzato a garantire maggiore sicurezza sul territorio”. Lo ha detto il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni (Lega). Salvini, messa in sicurezza l’autonomia di Trento e Bolzano

Trento – Sfilata di leader politici a Trento in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Sul Cpr di Trento “c’è un’interlocuzione in atto tra il Ministero e il territorio per arrivare alla valutazione di pianificazione di un Cpr, un Centro permanente per i rimpatri piccolo, finalizzato a garantire maggiore sicurezza sul territorio”. Lo ha detto il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni in sala Belli, a palazzo della Provincia, parlando con i giornalisti di un progetto di un Cpr da 20-25 posti per il Trentino, che sarà gestito da un soggetto terzo e finanziato dal Ministero degli Interni.

Un Centro che, ha spiegato il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, sarà collocato a Trento. “Sono in corso in questo momento le valutazioni di natura tecnica rispetto alle ipotesi progettuali. Una volta individuate le ipotesi progettuali si va alla definizione di un protocollo d’intesa e poi si parte con i lavori per arrivare alla definizione di tempi ovviamente rapidi e compatibili con i bisogni del territorio”. Sono dieci i Cpr in Italia (undici con quello in Albania), con 1398 posti, di cui 798 effettivamente disponibili (“gli altri sono stati distrutti o vandalizzati dagli ospiti stessi”), ha spiegato Molteni. “Abbiamo la necessità di poter allargare la filiera dei Cpr per poter aumentare in maniera importante i rimpatri. Quest’anno noi abbiamo circa il 20% di rimpatri in più rispetto all’anno scorso. E l’anno scorso abbiamo avuto circa il 30% di rimpatri in più rispetto all’anno prima”, ha detto Molteni, che ha annunciato anche che a giugno e luglio verranno rafforzati i commissariati di Riva del Garda e di Rovereto. “La media complessiva di permanenza nei Cpr è di 35 giorni. Il 50% di chi passa nei Cpr viene rimpatriato e il 50% dei rimpatri passa dai Cpr”, ha concluso Molteni.

Schlein a Trento

Quella dei Cpr “per noi non è una soluzione ed è quantomeno strano che le proposte vengano da chi ha causato il problema, soprattutto in questa provincia e nella provincia di Bolzano, dove c’era un sistema di accoglienza diffuso che era un fiore all’occhiello per l’Italia e per l’Europa”. Lo ha detto la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, in piazza d’Arogno, a Trento, per la chiusura della campagna elettorale per le elezioni comunali. “La destra, che le governa, – ha proseguito – ha voluto smantellare quel sistema peggiorando la situazione e scaricando le responsabilità su Trento e su Bolzano. Chi ha causato problemi oggi si candida a risolverli dopo averli causati. Segnalo che poi sono bravissimi a fare promesse a pochi giorni dal voto. Ve ne voglio ricordare una. Era appena prima delle elezioni europee dell’anno scorso quando, quattro giorni prima del voto, hanno promesso un decreto sulle liste d’attesa in cui non hanno messo un euro. E oggi per fare una gastroscopia in Italia si può aspettare un anno e mezzo. Questa è la serietà della destra”, ha aggiunto Schlein.

Salvini rassicura sull’Autonomia

“Per quanto riguarda l’autonomia, a Trento e Bolzano era attesa da tanto e l’abbiamo messa in sicurezza. Non si discute l’autonomia né quella della Provincia di Trento, né quella della Provincia di Bolzano”. Lo ha detto il ministro e leader della Lega Matteo Salvini, intervenendo in campagna elettorale a Trento. Salvini è anche intervenuto sul tema sicurezza. “La Lega – ha detto – sta lavorando giorno è notte. Abbiamo appena approvato un decreto Sicurezza che da più poteri alle forze dell’ordine e investiamo più denaro. Certo servono dei sindaci che non siano ideologici e una Polizia locale che non faccia solo multe ma anche garantisca sicurezza”. Ho rischiato sei anni di galera per aver bloccato l’immigrazione clandestina. Chi sceglie la Lega va sul sicuro”, ha ribadito il leader del Carroccio. Infine Salvini ha sottolineato che il governo sta “portando miliardi sulle infrastrutture, come il bypass di Trento e gli investimenti sulle ferrovie e sui cantieri olimpici. In due anni abbiamo fatto davvero tanto come Lega”.

In breve

Bolzano, governatore Arno Kompatscher: “Le elezioni sono un’occasionissima per ogni cittadino per fare le scelte sul proprio futuro. Non andare a votare vuol dire lasciare la scelta agli altri”. Secondo il presidente della Provincia autonoma, la partecipazione al voto è anche “un segnale di riconoscimento verso chi si candida, perché – permettetemi una battuta – è più comodo stare sul divano e guardare una partita di Champions League che impegnarsi in politica, andare in Consiglio comunale, in Giunta comunale e assumersi la propria responsabilità”. “Sono ancora tanti i paesi al mondo nei quali si muore per questo diritto democratico, noi invece abbiamo questo privilegio”, ha concluso Kompatscher.