Quale futuro per il turismo e l’economia locale? Dopo le assemblee di Rurale e Apt, a poche settimane dalla stagione estiva – con i molti dubbi sul futuro impiantistico -, ecco alcuni interessanti spunti
di Cesare Cerchio
Ho sentito e riletto la chiara relazione del Presidente della Cassa Rurale, che evidenzia le criticità e la fragilità economica e finanziaria di tutti i settori della nostra economia locale (salvo il settore agricolo) e delle famiglie.
Ciò ha portato,alla socializzazione di perdite (per crediti inesigibili) previste per diversi milioni di Euro (di cui 3.500.000,00 euro sugli impianti a fune). I dati fotografano realisticamente la fase economica critica che stiamo vivendo e che purtroppo non è ancora finita. Infatti non si fa ancora cenno a investimenti e politiche di sviluppo, a parte la disponibilità di 20 milioni di crediti previsti per mutui destinati a ristrutturazioni edilizie.
Leggo la relazione della brava presidente dell’Apt, che evidenzia l’obsolescenza delle infrastrutture, con particolare riferimento agli impianti a fune non più competitivi turisticamente e non sostenibili dall’economia locale.
Redditività e ricavi delle aziende
Ottimo il dato sull’incremento delle presenze di turisti stranieri, ma la redditività degli alberghi ed il valore dei ricavi è in calo…San Martino, come località, ha perso attrattività causa mancanza di servizi e infrastrutture, nonostante gli onerosi investimenti fatti dai singoli Hotel. La stagione invernale futura (2014-2015) è in forse; non siamo più competitivi, che investimenti possiamo fare per promuovere il turismo e l’inverno futuro? Le risorse scarseggiano! Come possiamo redigere un piano a 5 anni?
Sentendo varie voci e commenti di anziani della zona – ancora saggi -, sono arrivato alla conclusione che, per semplificare, l’economia di valle è stata sempre sostenuta da due fattori economici principali, che sono venuti meno: gli investimenti, le speculazioni edilizie ed immobiliari, l’impiego di manodopera a costo contenuto, con conseguenza di scarse prospettive ed alternative occupazionali in valle per i giovani e per i lavoratori stagionali (oggi vengono impiegati anche molti dipendenti di origine straniera che costano meno).
Concorrenza al ribasso sui prezzi
Altro elemento critico recente, la concorrenza crescente al ribasso tra le strutture Alberghiere locali, che ha eroso i prezzi e ridotto la redditività. Sperando di toccare presto il fondo, dobbiamo concentrarci sul futuro.
Ottimo e necessario fare un piano a 5 anni e veramente importante l’idea di fare, subito, una strategia turistica condivisa “che sia portante”, creando gli ”Stati Generali del Turismo a Primiero”.
Dobbiamo tutti capire che oggi siamo ad un bivio e le strategie possibili sono solo due: 1)quella dell’egoista individualista che pensa solo a se stesso: “Mors tua e vita mea” …oppure 2),il percorso di chi ama Primiero e crede sia il territorio più bello, ecologico, vario e ricco di biodiversità del Trentino, con un potenziale turistico enorme, che si impegna a diventare moschettiere della comunità, impegnandosi a credere che sia possibile, uniti, fare dell’interesse comune un valore proprio… “Tutti per uno ed uno per tutti”…
Imparare ad imparare
Credo che, tutti insieme, senza farci concorrenza tra noi, dobbiamo impegnarci a far crescere la nostra professionalità (dobbiamo imparare ad imparare) , impegnandoci nel lavoro, partendo dalla prossima stagione turistica estiva (che può durare da giugno ad ottobre) potremo ricostruire il nostro futuro, imparando da esperienze di successo e seguendo i trend turistici nuovi, adatti al nostro territorio.
Il mondo è accessibile, Internet ha cambiato la comunicazione, le immagini del nostro ambiente (Primiero e Vanoi) parlano da sole, usiamole per attrarre nuovi clienti; lo sviluppo economico del nostro territorio può nascere solo investendo e valorizzando un turismo eco-sostenibile di relazione, professionale, inserendo ed ascoltando i giovani (sono loro il futuro, da loro deve nascere l’innovazione e lo sviluppo di idee) specialmente quelli che hanno avuto esperienze professionali internazionali. L’internazionalizzazione è il vero potenziale del nostro futuro.
Insieme si può
Insieme si può! Senza pregiudizi, invidie ed egoismi possiamo farcela, magari anche a realizzare un progetto infrastrutturale sostenibile, che garantisca un futuro competitivo del turismo estivo ed invernale finalmente “condiviso da tutti”, con l’indispensabile sostegno e contributo alla nostra Comunità, della Provincia.
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