Pubblichiamo la Lettera aperta dell’ex consigliere comunale di Siror, Carlo Boghetto, indirizzata ai sindaci, agli assessori e consiglieri comunali di Imèr, Mezzano e Primiero San Martino di Castrozza. Spazio a tutte le repliche del caso sul nostro giornale online, ma soprattutto agli interventi di tecnici locali e non, che possano farci capire meglio la questione, motivando i punti di forza e di debolezza del sistema di Teleriscaldamento, considerando anche i casi importanti di non attivazione del servizio

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LETTERA APERTA AI SINDACI, AGLI ASSESSORI ED AI CONSIGLIERI COMUNALI DEI COMUNI DI IMER, MEZZANO E PRIMIERO – SAN MARTINO DI CASTROZZA

di Carlo Boghetto*

Primiero San Martino di Castrozza (Trento) – “Ho letto la lettera recapitata al sottoscritto ed a tutte le utenze di ACSM TELERISCALDAMENTO i primi giorni di luglio. Leggo lo slogan di ACSM : “dal 1902 al servizio della comunità”. Mi è venuto spontaneo rivolgermi a Voi, che di ACSM detenete la maggioranza, molti dei quali conosco personalmente, e con alcuni sono legato da un’amicizia di lunga data.

Che la situazione di ACSM TELERISCALDAMENTO non sia delle più floride è di pubblico dominio: in fondovalle i nuovi contratti di allacciamento sono inferiori al previsto, mentre a San Martino la preoccupante crisi del turismo riduce, di anno in anno, i consumi delle utenze allacciate. Anche la nota integrativa al bilancio 2015 evidenzia tali difficoltà, ed il malumore, specialmente delle attività alberghiere, sta crescendo: più d’uno, minaccia di staccarsi ed installare una caldaia privata a pellet e/o cippato, finanziandola, almeno in parte, con la restituzione della cauzione a suo tempo versata per l’uso dello scambiatore, che nel caso di utenze importanti supera i 20.000 Euro.

Ma vi sono dati oggettivi che fanno riflettere: all’inizio del 2014 si comprava il gasolio per riscaldamento a 1,4 Euro al litro, mentre, a San Martino di Castrozza, Ecotermica vendeva il KW del teleriscaldamento € 0,11555; a fine 2015, col gasolio sotto ad 1 Euro al litro, ACSM TELERISCALDAMENTO (nata dalla fusione tra Ecotermica San Martino ed Ecotermica Primiero) forniva il KW del teleriscaldamento sempre a 0,11555 Euro al KW. Viene allora spontaneo chiedersi se ACSM TELERISCALDAMENTO sia stata particolarmente generosa per il passato o se ne stia approfittando per il presente.
I contratti stipulati a suo tempo a San Martino prevedono all’art 5 : Le tariffe vengono determinate dal C.d.A. del somministrante in base al criterio di equiparazione del costo del calore fornito da un impianto a gasolio, applicate le agevolazioni sul credito d’imposta così come previste dalle normative vigenti, diminuito quanto meno del 20%.


ecotermica2Risulta difficile stabilire se la tariffazione attuale di 0,11555 Euro al KW applicata alle utenze domestiche, sia effettivamente il 20% inferiore del costo del KW prodotto con il gasolio, in quanto la procedura per la determinazione non è univocamente definita, ma demandata alla valutazione di un termotecnico; e qui sorgono due grossi problemi:
1- per la comparazione si adotta un rendimento per la caldaia a gasolio pari al 80%; questo rendimento  risultava congruo sugli impianti di 15 – 20 anni fa, ma anacronistico per le moderne caldaie a condensazione, ad esempio, che garantiscono rendimenti fino al 95%.
2- la misurazione dell’energia termica viene effettuata sul circuito primario, a monte quindi dello scambiatore di calore, che di per se stesso ha un rendimento inferiore al 100% ; in alcuni impianti nel fondovalle, dove è stato installato il conteggio dei sub contatori lato secondario,  la somma dei totali non è mai uguale alla misurazione del primario, a dimostrazione delle perdite di energia dello scambiatore, che variano dal 5 al 30%; quindi almeno un 10% dell’energia pagata viene dispersa, ma nella comparazione tra teleriscaldamento e caldaie a gasolio di questo fatto non si fa menzione.
Oggettivo è che, l’aver legato il prezzo della fornitura dell’energia termica all’equivalente costo del gasolio, pone ACSM TELERISCALDAMENTO di fronte alla impossibilità di giustificare il mancato adeguamento al ribasso del prezzo di fornitura dell’energia termica, a San Martino di Castrozza, dove è previsto da contratto, e nel fondovalle, dove pur non essendo contrattualizzato, la stessa Società non può vendere il medesimo prodotto a prezzo superiore;  tanto più che in altre realtà limitrofe, Cavalese ad esempio, il costo attuale del Kilowatt prodotto da teleriscaldamento, sempre di biomasse legnose, è venduto ad un costo inferiore, con notevole differenza rispetto al Primiero, specie per le utenze medio/grandi. L’incidenza del costo del trasporto è, nel caso del Primiero, molto alta, perché per buona parte proviene da ben più lontano dei 70 chilometri promessi dalla ‘millantata’ filiera corta del legno, ma in questo momento il costo del gasolio è decisamente basso, e pure il prezzo del cippato risulta quanto mai conveniente ed inferiore ai 20 € a tonnellata.
La verità la conosciamo tutti:  mentre il piano economico per San Martino è stato centrato al 100%, perché il dimensionamento di rete e centrale era stato avviato con una buona fetta delle utenze attuali già poste sotto contratto, nel fondovalle il dimensionamento della centrale è stato sbagliato, stimando in eccesso le possibili utenze e generando quindi una perdita economica pesante, che ACSM  stenta a compensare con gli utili di esercizio di San Martino di Castrozza, dopo la già citata fusione.  Da qui discende il mancato adeguamento del costo del KW al diminuito prezzo del gasolio.Tuttavia ben sapendo di non poter difendere ancora a lungo una posizione palesemente indifendibile, ACSM TELERISCALDAMENTO ha spedito a tutte le utenze di San Martino e del fondovalle una lettera datata genericamente giugno 2016, ma pervenuta ai primi il 1 luglio, in cui comunica:

Con la presente, la scrivente Società intende presentare una modifica unilaterale del contratto di fornitura in essere, nei termini di cui all’allegato e con applicazione dal giorno 1 luglio 2016.
La nostra società ha recepito uno standard contrattuale che potesse incontrare favorevolmente le mutate condizioni economiche generali e l’evoluzione normativa del settore. Infatti, questo nuovo impianto contrattuale permette alla nostra Società di trasferire all’utente il massimo vantaggio possibile, soprattutto grazie alla contestuale riduzione del costo unitario dell’energia.
Per questo scopo, Le proponiamo due diverse tariffe, tra le quali Lei potrà scegliere, abbinate ad una diversa scontistica:

(e dopo????). L’applicazione della suddetta tariffa avrà effetto a partire dalla prima fattura emessa dopo la data di comunicazione di opzione. Si fa presente che tale tariffa è particolarmente consigliata ai clienti aventi consumi limitati (domestico non residenziale, domestico residenziale dotato di sistemi di riscaldamento addizionali, strutture commerciali operanti per brevi periodi ecc…)
Al fine di agevolare l’individuazione dell’opzione tariffaria per Lei più conveniente, è disponibile ed utilizzabile al link www,acsmtlr.com/risparmio <http://acsmtlr.com/risparmio>  <
http://acsmtlr.com/risparmio
 <http://acsmtlr.com/risparmio>  una apposita applicazione che le consentirà di simularne l’effetto economico. Potrà altresì al medesimo scopo consultare direttamente gli operatori presso i ns. sportelli.

Ci preme informarLa che la tariffa “STANDARD” verrà applicata in automatico ai prelievi successivi alla data del 1 luglio 2016, senza necessità di far pervenire agli uffici della scrivente Società alcuna comunicazione. Le ricordiamo però che , nel caso in cui, invece, intenda optare per la tariffa “CONSUMO MINIMO”, dovrà compilare, sottoscrivere e consegnare l’apposito modulo, che potrà trovare presso i nostri sportelli o sul nostro sito internet al link: www.acsmtlr.com .

Le facciamo presente che le tariffe di cui alla Tabella D citata sono le medesime applicate (senza sconto) dall’anno 2013 ad oggi. Inoltre, le tariffe di cui ai paragrafi precedenti previsti nella Tabella D, che trova in allegato al Contratto, non saranno variate, in incremento, almeno fino al 30/09/2017. Infine, pur confidando nel fatto che apprezzerà la trasparenza della nostra Società e l’impegno profuso nella ricerca del miglior servizio per il Cliente, Le ricordiamo che, nel caso in cui non intenda accettare le modifiche proposte, avrà facoltà di recesso dal contratto vigente senza alcun onere. ACSM TELERISCALDAMENTO SpA

Premesso che molto, dal punto di vista legale, ci sarebbe da dire sulle modalità di questa proposta di modifica unilaterale del contratto, per la tempistica, per il mancato uso della raccomandata con ricevuta di ritorno, per la mancata indicazione dei termini di recesso dalla proposta di modifica contrattuale, e soprattutto per l’assai originale – per usare un eufemismo – interpretazione della normativa codicistica italiana sull’approvazione delle clausole vessatorie (ovvero quelle clausole che risultano a totale svantaggio del contraente debole),  dal punto di vista etico ci risulta assolutamente inaccettabile che in automatico vada in vigore il nuovo contratto, e con l’opzione assolutamente meno conveniente per le piccole utenze residenziali, quali la casa dell’anziano ad esempio.
L’elemento chiave del nuovo contratto è la soppressione dell’articolo 5, che comunque parametra la fornitura del riscaldamento ad un dato oggettivo, ancorché di non semplice determinazione, mentre, con il nuovo contratto dal 30/09/2017, siamo nelle mani del CdA di ACSM TELERISCALDAMENTO, che potrebbe, per assurdo, aumentare a piacimento le tariffe; con la soppressione della clausola dell’art.5,  viene meno anche la minima tutela per il consumatore, il quale ha ben poche alternative:  staccarsi  dal teleriscaldamento è infatti difficile, in molti casi sono state buttate via le caldaie, in altri casi, per esempio gli edifici più recenti, non dispongono nemmeno di un locale tecnico dedicato, in quanto progettate per essere riscaldate con il teleriscaldamento, e quindi di fatto ACSM TELERISCALDAMENTO si pone in una posizione di assoluto monopolio, non potendo il consumatore, come lo è per altri servizi (energetico, telefonico, bancario) poter scegliere altro fornitore.

Va detto che molti avevano adottato tale sistema di riscaldamento proprio in ragione del promesso, nonché espressamente contrattualizzato, risparmio economico, che ora però viene spazzato via, ad esclusivo vantaggio del fornitore.

Simulando al link indicato nella lettera una situazione reale, ossia il piccolo condominio di 7 alloggi in cui vivo e che amministro, con 105 kW di potenza impiegata, aderendo alla tariffa “CONSUMO MINIMO” si otterrebbe uno sconto di ben 20 Euro a fronte di un costo complessivo annuo di circa 4200 Euro fino al 30/09/2017, mentre dopo tale data sarà come giocare un terno al lotto. Se invece questo condominio per qualunque motivo decidesse o dimenticasse di comunicare la propria decisione ad ACSM, la tariffa base aumenterebbe in automatico di ben 490 Euro, sempre fino al 30/09/2017, poi probabilmente di più ancora.

La risposta del Direttore Generale del gruppo, nei giorni scorsi, è stata che gli utenti risparmieranno, se i dati positivi del semestre saranno confermati, ACSM prenderà in seria considerazione una riduzione tariffaria.

Non bastava allora ridurre le tariffe in bolletta, senza modificare in toto i contratti?

Perché si è agito in questa maniera assai poco  corretta?

Perché affermare, nella lettera, che si sta agendo in trasparenza quando in realtà la modifica improvvisa ed unilaterale di un contratto, che prevede clausole a solo favore del gestore, è tutto fuorché un operazione trasparente, soprattutto quando in realtà il consumatore non ha la minima alternativa?

Sarebbe stato molto più trasparente ed apprezzabile ammettere che l’art. 5 del “vecchio” contratto non era più rispettabile da parte di ACSM TELERISCALDAMENTO.

La verità è che ACSM TELERISALDAMENTO sta utilizzando la propria posizione di monopolio per risanare i conti in rosso a spese, ancora una volta, delle utenze ed in particolare delle fasce più deboli, ossia gli anziani, che fidandosi potrebbero non compilare il modulo, da ritirare online o presso gli sportelli, ed automaticamente dal 1 Luglio pagheranno la tariffa “STANDARD”, con un aggravio importante di costo.

Ciascuno di noi ha un genitore anziano, una zia che legge con fatica, che ci vede poco, che ingenuamente si fida di ACSM, la nostra ACSM, dal 1902 al servizio della comunità, che non potrà, non riuscirà o si fiderà e non compilerà nulla, trovandosi automaticamente con la tariffazione meno vantaggiosa per le utenze domestiche, con un aggravio economico ingente fin da ora, senza avventurarci a capire quello che realmente accadrà dal 30/09/2017.

cippatoMa pensiamo ad una scuola elementare, un asilo, una sala comunale, alle infrastrutture pubbliche a carico delle amministrazioni comunali: ve la sentite in qualità di amministratori pubblici di aderire ai nuovi contratti? Siete sicuri che dopo il 30/09/2017 il costo del teleriscaldamento non si impenni? Ed in quel caso chi ne risponderà? Segretario comunale, Sindaco, Assessori? E la Corte dei conti non avrà nulla da dire?

Ma almeno viviamo in una valle pulita, una free oil zone, con aria pura, senza smog. Nemmeno questo, causa ridotta e/o cattiva manutenzione sono ormai diversi mesi che gli elettrofiltri posti per depurare i fumi delle caldaie a cippato, non funzionano, tanto che il 28 gennaio 2016 l’APPA ha sanzionato ACSM TELERISCALDAMENTO rilevando emissioni al di sopra della normativa vigente, ma di questo se ne era accorta ancor prima tutta quella parte di popolazione che risiede in prossimità della centrale.

Alcuni di Voi, sindaci, assessori, consiglieri comunali, rivestono incarichi all’interno di ACSM, altri li rivestivano fino all’altro ieri. ACSM è una società municipalizzata, di proprietà delle amministrazioni comunali, che ne devono rispondere anche e soprattutto nell’ottica di tutelare quelle fasce più deboli della popolazione. Come potete accettare in silenzio una simile operazione che va a danneggiare la stessa popolazione che Vi ha democraticamente eletto e che sta già pagando anni di malgoverno locale con una crisi occupazionale senza precedenti?

Chiedo quindi che vi attiviate affinché vengano ritirati i nuovi contratti, che ACSM TELERISCALDAMENTO porga le proprie scuse alla popolazione, diversamente mi farò carico di attivare una ‘class action’ nei confronti di ACSM TELERISCALDAMENTO S.p.A. tramite il CODACONS”.

 

Carlo Boghetto*

ex Consigliere comunale Siror