Kompatscher condanna fermamente il gesto e ribadisce: “Non ci faremo intimidire e continueremo a prendere le decisione a tutela della salute pubblica”. Fugatti: “Piena solidarietà al collega altoatesino”. Solidarietà ai colleghi anche dalla nostra redazione
Bolzano – Dopo il plico inviato alla sede del quotidiano Alto Adige, con minacce di morte rivolte ai giornalisti, una lettera minatoria contenente un proiettile è stata recapitata anche al presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher.
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Il presidente della Provincia condanna i tentativi di intimidazione
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Minacce a Kompatscher, la solidarietà del presidente Fugatti
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Anche alla redazione del quotidiano Alto Adige a Bolzano è stata recapitata una lettera contenente un proiettile. Nella busta, spedita da Bolzano, è stata rinvenuta anche una lettera scritta con il normografo con minacce contro le misure anti-Covid e l’obbligo di Green pass.
Sul posto è intervenuta la polizia scientifica che ha effettuato i primi rilievi. La lettera, firmata da un sedicente gruppo no vax chiamato “Noi siamo il popolo”, contiene minacce di morte l’intero corpo redazionale e i loro familiari. Il premier Mario Draghi, i virologi e la classe politica vengono accusati di dividere “il popolo italiano tra vaccinati e non vaccinati, ormai avete superato il limite”, viene scritto.
“Ci spiace che fare il nostro dovere – che è quello di informare in modo corretto, distinguendo le parole degli scienziati dalle opinioni estemporanee di chi vede chissà quali complotti dietro il nostro lavoro – produca simili manifestazioni d’odio, simili minacce, simile veleno. Il Paese ha bisogno dell’opposto. Di equilibrio e di fiducia. Nella scienza. Nelle istituzioni. Nel mondo dell’informazione.
Proseguiremo il nostro lavoro come e più di sempre. Senza farci intimidire. Senza piegarci. Però ci guarderemo le spalle, visto che c’è chi cerca di colpirci alle spalle”. Lo afferma il direttore dell’Alto Adige, Alberto Faustini, in una prima reazione.