Terrore a Istanbul dove un kamikaze si è fatto esplodere in pieno centro. Dieci persone sono rimaste uccise, mentre altre 15 sono rimaste ferite, 2 in modo grave. L’attentatore era un siriano 27enne
Roma (Adnkronos) – L’esplosione è avvenuta nel cuore della città, a Sultanahmet, vicino alla Moschea Blu e a Santa Sofia. Tra i feriti, ha riferito l’agenzia di stampa turca Dogan, ci sono 6 tedeschi. La notizia non è stata però confermata da Berlino. Sempre secondo la Dogan, tra i feriti si contano anche un norvegese e un peruviano. Sono stati ricoverati presso l’ospedale Haseki di Istanbul.
Il vice premier turco Numan Kurtulmus ha confermato che il responsabile è un uomo nato in Siria, come anticipato dal presidente Recep Tayyip Erdogan. Kurtulmus non ha indicato il nome del kamikaze, spiegando però che è nato nel 1988. Alla luce dei ripetuti attentati di cui la Turchia è stata vittima negli ultimi mesi, il vice premier, ribadendo che gran parte delle vittime sono stranieri, ha poi chiesto maggiore sostegno alla comunità internazionale.
L’Unità di crisi della Farnesina si è immediatamente attivata ed è in costante contatto con il consolato generale di Italia a Istanbul per verificare l’eventuale coinvolgimento di italiani nell’esplosione, riferiscono fonti del ministero degli Esteri.
Benché non sia giunta per ora alcuna rivendicazione, le forze di sicurezza turche ritengono che ci sia la mano del sedicente Stato islamico (Is) dietro l’attentato, avevano già riferito fonti citate dal quotidiano locale Hurriyet, spiegando che il fatto che si sia deciso di colpire civili e turisti porterebbe gli inquirenti a escludere altre piste, come quella curda.
“La Turchia continuerà a combattere il terrorismo e le organizzazioni terroristiche”, ha affermato Erdogan, parlando in diretta tv dopo l’attacco di Istanbul. Questo attentato, ha poi aggiunto, “dimostra ancora una volta che dobbiamo essere uniti contro il terrorismo. Chi ha colpito questo Paese deve essere portato davanti alla giustizia senza ritardo”. E invita “le autorità competenti a occuparsi” della questione.
Incendio in un hotel nel quartiere Maltepe, alcune persone intrappolate – Quasi contemporaneamente un incendio è scoppiato in un hotel in costruzione nel quartiere di Maltepe a Istanbul. Lo ha riferito il sito del quotidiano Today’s Zaman, senza specificare la causa che ha scatenato le fiamme. Testimoni oculari hanno dichiarato di aver udito un’esplosione prima dello scoppio dell’incendio. Secondo l’agenzia di stampa Cihan, alcuni lavoratori sono intrappolati all’interno dell’edificio, mentre le squadre di soccorritori sono al lavoro per metterli in salvo. Fonti locali hanno annunciato che circa 20 persone sarebbero già state soccorse.
Media censurati – E’ scattata la censura per i media turchi dopo l’esplosione. Il Consiglio Supremo della Radio e della Tv (Rtuk) turco ha “imposto” per i media turchi “il divieto temporaneo sulla copertura” delle notizie dalla città sul Bosforo dopo l’esplosione che ha fatto almeno 10 morti e 15 feriti. E’ quanto si legge sul sito web del giornale turco Zaman in cui si precisa che il divieto è stato imposto su richiesta dell’ufficio del premier. Non è la prima volta che le autorità turche annunciano simili misure. Cnn Turk ha denunciato di essersi scontrata con “restrizioni” poco chiare sulla copertura degli eventi di Istanbul. Su Twitter, in un messaggio del regista turco Ferzan Ozpetek si legge: ‘Mi scrive un mio amico giornalista da istanbul. Sono 11 morti e molti feriti. Tra persone morti 8 sono tedeschi. È’ una vera tragedia’.