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Giustizia: più procedimenti penali in Trentino Alto Adige. Ministro Nordio da Venezia: “Indipendenza”

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Dopo le polemiche di queste settimane, Nordio sottolinea: “Le riforme avranno un elemento non trattabile, cioè l’indipendenza e l’autonomia della magistratura”

L’inaugurazione dell’Anno giudiziiario con l’intervento del ministro Carlo Nordio a Venezia [ph Regione Veneto]

 

NordEst – “Abbiamo un programma di riforme che deve seguire il mandato elettorale che abbiamo ottenuto dai cittadini con le elezioni. In queste riforme la mia priorità sarà quella di conciliare i tre pilastri della nostra giurisdizione penale, che sono tecnicamente quasi incompatibili”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, a Venezia per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario.

“Le riforme che proponiamo – ha aggiunto – saranno fatte attraverso una coniugazione e una concentrazione, spero anche una assimilazione, di energia con la magistratura, accademie e l’avvocatura. Queste riforme sono certo avverranno in armonia ascoltando queste voci”. “Figuriamoci – ha quindi ribadito – se avendo fatto il pubblico ministero per 40 anni, e proprio qui a Venezia, potrei anche solo immaginare che la mia funzione finisse sotto il controllo politico. Se non avessi una concezione di sacralità dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura, non avrei esercitato e mantenuto la toga per 40 anni, in un modo che ritengo sia stato ispirato dai principi costituzionali di dignità e onore”.

“Abbiamo un programma di riforme che deve seguire il mandato elettorale che abbiamo ottenuto dai cittadini con le elezioni. In queste riforme la mia priorita’ sara’ quella di conciliare i tre pilastri della nostra giurisdizione penale, che sono tecnicamente quasi incompatibili. Le riforme che proponiamo – ha aggiunto – saranno fatte attraverso una coniugazione e una concentrazione, spero anche una assimilazione, di energia con la magistratura, accademie e l’avvocatura.  Queste riforme sono certo avverranno in armonia ascoltando queste voci”.

La situazione in Trentino Alto Adige

In Trentino Alto Adige (nei tribunali di Bolzano, Trento e Rovereto) operano 140 magistrati, ma molti mancano all’appello. Rimangono scoperte il  22% delle posizioni in Trentino e il 18% in provincia di Bolzano. A Trento, mentre si attende la nomina del Presidente di Sezione penale da parte del Csm, rimane critica la situazione nella Corte di Appello dove manca metà dei magistrati previsti (7 su 14). Cronica anche la carenza di Giudici di pace nel distretto, che dovrebbe essere attenuata con 20 nuovi giudici onorari (15 a Bolzano e 5 a Trento).

Nell’ultimo periodo sono aumentati i procedimenti iscritti nel settore penale, sia a Trento, sia a Bolzano, mentre si è registrato un leggero decremento delle definizioni. Il settore civile ha registrato invece una stabilità dei flussi di ingresso, con 788 nuovi procedimenti rispetto ai 747 del periodo precedente, e con 863 definizioni rispetto alle 889 del periodo precedente.Lo ha reso noto il presidente reggente della Corte d’appello di Trento, Luciano Spina.

I Tribunali, come evidenziato da Spina nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2023, hanno visto un decremento, soprattutto a Trento e a Bolzano, delle nuove iscrizioni a ruolo di cause, che sono state 20.569 rispetto alle 25.505 del periodo precedente. Anche il Tribunale dei minorenni ha subito un decremento delle iscrizioni.

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