Numerosi interventi nella giornata di mercoledì per il soccorso alpino del Veneto
NordEst – Alle 14.20 di mercoledì l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato al Rifugio Vandelli, Cortina d’Ampezzo, per una escursionista belga di 23 anni, che si era procurata una distorsione alla caviglia. Imbarcata, la turista è stata trasportata all’ospedale di Cortina.
Subito dopo l’eliambulanza è stata inviata lungo il sentiero numero 751 in discesa dal Mulaz verso Falcade per un uomo colto da malore, mentre si trovava assieme a un amico che aveva dato l’allarme. L’escursionista 71 anni, di Fidenza (PR), è stato recuperato con un verricello di 10 metri e portato all’ospedale di Agordo per le verifiche del caso.
Attorno alle 15.30 la Centrale del 118 è stata allertata per una crisi di panico sul Pelmo, a Borca di Cadore. Una trentacinquenne di Padova, infatti, che mentre scendeva con altre due persone dalla Val d’Arcia si era anche fatta male a un ginocchio, non era più in grado di proseguire. Imbarcata con verricello di 10 metri, è stata trasportata ad Agordo.
Il Soccorso alpino di Auronzo è invece stato attivato per un trauma alla caviglia sul Monte Agudo all’altezza del Rifugio La Zopa. Una squadra ha raggiunto in jeep la donna, 49 anni, di Venezia e la ha accompagnata fino all’ambulanza partita per Pieve di Cadore.
Poco prima delle 17, dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino si Agordo in supporto alle operazioni, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sugli ultimi tiri dello Spigolo Nord dell’Agner, Voltago Agordino, dove un alpinista primo di cordata era volato per una ventina di metri, riportato in sosta dal compagno. Sbarcati con un verricello di 90 metri, i soccorritori hanno prestato le prime cure e imbarellato il rocciatore, 34 anni, di Cantù (CO), con un possibile trauma alla colonna, per poi issarlo a bordo. L’infortunato è stato trasportato al San Martino di Belluno.
Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois è stata infine mandata a Canale d’Agordo, alla Baita dei cacciatori dove una ragazza di 31 anni, di Seveso (MB) dopo aver completato con due amici la Ferrata dell’Auta, lamentava dolori a un ginocchio. Portata a valle, la giovane si è allontanata autonomamente.