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Emergenza alluvione, la Protezione civile trentina in Liguria

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La Protezione civile del Trentino si mobilita per l’alluvione in Liguria

emergenza

>Chiavari sott’acqua: è emergenza (RaiNews24)

Trento – Martedì mattina, la telefonata del presidente Rossi al presidente della Liguria Burlando, in cui si confermava la disponibilità del sistema della protezione civile trentina ad aiutare i colleghi liguri a fronteggiare la situazione critica che le piogge hanno determinato: e poco, fa puntualmente, la partenza della colonna mobile della Protezione civile trentina, dal centro logistico di Lavis, salutata dall’assessore Tiziano Mellarini che ha augurato a tutti buon lavoro.

La richiesta di soccorsi era arrivata nella notte, precisamente alle 2.30, direttamente dalla Commissione speciale della Protezione civile nazionale, coordinata in questo periodo dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

La destinazione della colonna trentina è l’abitato di Lavagna, uno dei centri più colpiti dal violento nubifragio che si è abbattuto questa notte assieme alla cittá di Chiavari. Le operazioni di apprestamento della colonna mobile sono state seguite da vicino dall’assessore Mellarini: “A Lavagna la fuoriuscita del torrente Entella ha portato molto disagio alla popolazione di Lavagna, la presenza di uomini specializzati lo aiuterà, i trentini saranno coordinati dal dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, Roberto Bertoldi. Il nostro è un atto di solidarietà verso una regione amica del Trentino; come in altre occasioni, credo che la presenza dei nostri uomini possa alleggerire una situazione difficile”.

La colonna mobile della Protezione civile trentina è composta da 30 uomini, personale del Servizio Antincendi, dei Bacini montani, Agenzia per la depurazione, Servizio Prevenzione rischi, Servizio Gestione strade e, come supporto logistico, i Nu.Vol.A. La dotazione di mezzi è quella necessaria ad affrontare eventi alluvionali: una pala gommata, escavatori, camion, alcuni “bobcat”, gruppi elettrogeni, pompe, manichette, tubi di mandata e aspirazione, un migliaio di sacchi di muta e tutto il necessario per allestire un dormitorio per gli operatori, che saranno ospitati a Lavagna a cura del Comune in una palestra.

 momenti della partenza della Protezione civile trentina

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