Elicottero in azione sabato pomeriggio per un alpinista padovano caduto in parete su Cima Lastei
Un alpinista residente in Veneto, Giuseppe Tararan, 64 anni, è morto dopo essere precipitato durante una scalata su cima dei Lastei. Soccorsi fortemente rallentati dal maltempo con nebbia e pioggia. Si è concluso alle 19 di sabato, un complesso doppio intervento nella forra del torrente Albola (Riva del Garda) per soccorrere un uomo di nazionalità ceca infortunatosi ad un arto inferiore

Primiero (Trento) – Lìalpinista veneto, Giuseppe Tarran (nella foto da fb), 64 anni, residente a San Pietro in Gu (Padova), originario di Sandrigo (Vicenza), ha perso la vita sabato in seguito ad una caduta di 30 metri mentre stava arrampicando da primo di cordata su Cima dei Lastei (Pale di San Martino). Si trovava al terz’ultimo tiro della via Albiero e Dolcetta quando ha perso l’appiglio. La caduta è stata trattenuta dai due compagni di cordata, anch’essi residenti in Veneto. L’uomo è rimasto appeso alla corda e non rispondeva ai compagni. L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 800 112 000 è arrivato intorno alle 15 tramite chiamata satellitare. La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elisoccorso.

L’intervento è stato reso difficile dalla nebbia che avvolgeva le montagne. L’elicottero ha raccolto otto soccorritori delle stazioni di Primiero e di San Martino di Castrozza del Soccorso Alpino e Speleologico del Trentino, portandole, dopo vari tentativi, nel punto più vicino alla parete raggiungibile in elicottero. I soccorritori hanno così risalito un canalone nel mezzo della parete, nonostante le condizioni difficili (pioggia, presenza di ghiaccio e neve) per portarsi il più vicino possibile alla cordata e raggiungerli calandosi dall’alto. Gli altri due rocciatori nel frattempo, non riuscendo a recuperare l’infortunato, lo hanno assicurato alla roccia e si sono sganciati dalla cordata, per risalire su terreno più facile.

Sono stati allora raggiunti dai soccorritori, che li hanno messi in sicurezza, mentre gli operatori si calavano per andare a raggiungere il ferito. Quando lo hanno raggiunto, l’uomo respirava ancora, ma è spirato poco dopo. Nel frattempo le condizioni meteo sono migliorate ed è stato possibile raggiungere i soccorritori e gli alpinisti con l’elisoccorso del turno notturno. La salma, dopo la constatazione del decesso da parte del medico e ottenuto il nullaosta delle autorità, è stata recuperata a bordo dell’elicottero e portata a valle. L’intervento si è concluso poco prima delle 21.
In breve
Si è concluso alle 19 di sabato, un complesso doppio intervento nella forra del torrente Albola (Riva del Garda) per soccorrere un uomo di nazionalità ceca infortunatosi ad un arto inferiore. L’uomo si trovava con un gruppo condotto da due guide alpine nella parte bassa della forra. Alla settimana calata, intorno alle 13, a seguito di un salto, si è infortunato ad un arto inferiore, senza più riuscire a proseguire. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 13.15 da una delle due guide alpine che stavano conducendo il gruppo. Nel frattempo, alla calata finale della forra, un’altra persona appartenente al gruppo, mentre stava per ultimare la discesa, si è infortunata alla spalla e al torace. I soccorritori sono quindi rientrati in forra e hanno raggiunto l’altra persona infortunata, raggiunta anche da un sanitario.