Via libera in consiglio provinciale alla mozione del consigliere Luca Guglielmi che potenzia l’elisoccorso nelle valli periferiche. La soluzione permetterà di risparmiare per ogni intervento in Fiemme e Fassa 12 minuti ma anche nelle vicine valli di Primiero Vanoi e in caso di emergenza nel Bellunese
Trento – Dal 2023 la flotta di elicotteri a disposizione della provincia sarà potenziata e un mezzo insieme ad una equipe medica completa stazionerà all’ospedale di Cavalese a partire dal mese di luglio. il via libera è arrivato dal consiglio provinciale di Trento che ha votato con 18 sì e 6 astenuti una mozione del consigliere della lista Fassa Luca Guglielmi. In particolare questa modifica permetterà tempi molto più celeri nel raggiungimento delle valli periferiche da parte dell’equipe di elisoccorso.
Oggi in condizioni “normali”, l’elicottero di Trentino Emergenza impiega per la tratta Trento-Canazei 23 minuti; un’equipe medica che partisse da Cavalese via aria impiegherebbe 11 minuti per raggiungere Canazei e 13 minuti per raggiungere il rifugio Punta Penìa, sul gruppo della Marmolada eliminando 12 minuti per arrivare a Cavalese da Trento. “Questa soluzione – spiega Guglielmi nella mozione – gioverebbe non solo ai trentini residenti nelle Valli di Fiemme, Fassa, Cembra e nelle vicine valli di Primiero/Vanoi o di confine, ma anche alle centinaia di migliaia di presenze turistiche che anno dopo anno scelgono queste valli”.
In breve
- La Corte dei Conti chiama in giudizio diverse personalità che ricoprivano incarichi nel 2017 per il servizio di elisoccorso. Il danno quantificato dalle indagini della Guardia di Finanza sarebbe di poco superiore ai 6 milioni di euro e riguarda la sostituzione del velivolo di soccorso incidentato il 5 marzo 2017 in val Nambino. La decisione contestata riguarda la delibera poi annullata dal Tar di Trento attraverso cui venne acquistato direttamente un nuovo elicottero dalla Leonardo Spa, costruttrice di quello incidentato e coinvolta nel preventivo per la riparazione. Ma una società concorrente presentando ricorso in sede amministrativa, si è vista riconoscere la violazione dell’obbligo di ricorrere al mercato attraverso un bando.