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Elicottero disperso a NordEst: lo schianto, tra Toscana ed Emilia sul passo degli Scaloni

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Oltre ad Aeronautica, Soccorso alpino, Vigili del fuoco e corpi locali, intervento sull’Appennino tosco-emiliano anche del Trentino, con una campana sonica utilizzata solitamente in caso di valanghe. Ritrovato il velivolo dopo la segnalazione di un escursionista a terra

NordEst – L’elicottero si sarebbe schiantato sul greto di un torrente, il Lama, al passo degli Scaloni, 1.922 metri d’altitudine, a due chilometro dal rifugio Segheria. La zona è particolarmente impervia. Sul luogo dell’impatto Aeronautica militare, Soccorso alpino, Guardia di finanza, Carabinieri di Castelnovo Monti. Area sotto sequestro. Proseguono le ricerche attorno ai detriti, soprattutto per capire se altri due corpi si trovino eventualmente sotto i resti dell’elicottero.

A bordo dell’elicottero c’erano in totale sette persone. Il pilota, veneto, Corrado Levorin, e sei passeggeri, quattro manager turchi e due libanesi: Kenar Serhat, Cez Arif, Ilker Ucak, Erbilaltug Bulent, Chadi Kreidy e Tarek El Tayak. Da quanto appreso, è stato un escursionista, che si trovava a terra nell’area del Cusna), a segnalare ai soccorritori probabili resti dell’elicottero. L’area interessata è quella tra il Rifugio Battisti e Segheria. Sul posto si stanno recando squadre da terra e anche un elicottero per calare personale.

Un elicottero HH 139 del 157mo stormo dell’Aeronautica militare – fa sapere la Prefettura di Modena in una nota – ha individuato alcuni rottami di un elicottero in un vallone sul crinale dell’Appennino modenese-reggiano, tra il Rifugio Battisti e la località Segheria. Sul velivolo di soccorso, riferisce, erano presenti uomini del soccorso alpino e speleologico e uomini del soccorso alpino della guardia di finanza che si sono calati con un verricello. L’individuazione è stata possibile a seguito del rinvenimento di alcuni alberi bruciati e di alcuni resti metallici. Sul posto stanno convergendo tutte le forze a disposizione, sia a piedi che trasportate da elicotteri.

L’elicottero, ingaggiato da un’azienda emiliana, da qualche giorno faceva la spola tra Toscana e Veneto per portare alcuni manager stranieri, quattro imprenditori turchi e due libanesi, in visita in alcune aziende, in concomitanza con una importante fiera sulla carta a Lucca. Di origine veneta il pilota.

Ci sarebbe un video, un breve filmato di pochi secondi inviato via chat da uno dei sei passeggeri a suo figlio, che documenterebbe il volo dell’elicottero nel mezzo di un violento temporale. Lo riporta la Gazzetta di Modena, precisando che per il momento il destinatario del filmato – il figlio di uno dei due manager libanesi a bordo – non lo ha diffuso, a fronte delle indagini in corso.

A quanto appreso dal quotidiano locale, nel video, di una ventina di secondi, mandato al figlio in Libano verosimilmente prima del blackout che ha inghiottito l’elicottero, si vedrebbe il volo durante una tempesta. Un dettaglio che, come altre tracce, è al vaglio delle forze impegnate nelle ricerche. Giovedì, al momento del presunto schianto dell’elicottero, le condizioni meteo su quell’area di Appennino tra Toscana ed Emilia erano avverse: il crinale era stato investito da una tempesta di pioggia, fulmini e grandine.

Il supporto trentino

Trentino in campo nelle operazioni di ricerca dell’elicottero disperso sull’Appennino tosco-emiliano, al confine tra le province di Lucca e Modena. Il Nucleo elicotteri ha inviato sul posto un ‘B3’ con a bordo tre operatori (pilota, tecnico e personale del Soccorso alpino): le ricerche vengono effettuate grazie all’impiego di una campana sonica, utilizzata solitamente in caso di valanghe.

L’intervento della Protezione civile trentina è stato richiesto dai colleghi dell’Emilia Romagna: la Provincia dispone infatti di un’attrezzatura che potrebbe rilevarsi preziosa (ne esistono pochi esemplari in tutto il Paese) nell’individuazione del velivolo e delle 7 persone che si trovavano a bordo al momento del presunto incidente. La campana sonica viene messa in funzione da un’altezza di circa 100 metri: le onde emanate raggiungono una superficie ampia 200 metri quadrati e segnalano l’eventuale presenza di materiale metallico.

Le prime ricerche

Sono state attivate ricerche sull’Appennino tosco-emiliano, al confine tra le province di Modena e Lucca, per un elicottero disperso. Il velivolo è decollato questa mattina intorno alle 10 dall’aeroporto di Capannori Tassignano (Lucca). A bordo ci sarebbero sei passeggeri stranieri – quattro turchi e due libanesi – e un pilota italiano. Era diretto a Castelminio di Resana, nel Trevigiano, lo confermano fonti della Roto Cart, azienda specializzata nella produzione di carta per usi domestici, perchè il velivolo da tre giorni faceva la spola tra Lucca e il Trevigiano per portare alcuni buyer in azienda.

In sorvolo tra Emilia e Toscana per cercarlo ci sono un elicottero del soccorso alpino di Pavullo (Modena) e un altro mezzo di ricerca e soccorso dell’Aeronautica militare. Si tratta di zone di montagne e boschi, piuttosto impervie. Anche squadre di terra stanno raggiungendo la zona. Le ricerche sono coordinate dalle prefetture di Modena e Lucca ed è in campo anche la protezione civile. Si interromperanno con le ore notturne, per riprendere domattina.

L’elicottero disperso sarebbe un Agusta Koala. Le ricerche sono condotte dai vigili del fuoco di Lucca e Modena che stanno perlustrando la zona appenninica. È in particolare battuta la zona tra Pievepelago e San Pellegrino in Alpe. Questa mattina, secondo quanto riferito da gente del luogo, la zona è stata interessata da forte maltempo: tempesta di pioggia, fulmini e grandine.

Secondo il titolare della Roto Cart, Giuliano Gelain, il velivolo faceva la spola due volte al giorno, al mattino e al pomeriggio, per portare i compratori in azienda a Castelminio di Resana, dove sarebbe dovuto arrivare alle 10.30. “Sono convinto che non si sia schiantato – dice Gelain alla stampa – altrimenti, secondo i tecnici, sarebbe partito un segnale di allarme, che noi non abbiamo mai ricevuto”.

L’elicottero era stato ingaggiato da Elettric80, produttore di Viano (Reggio Emilia) per portare i suoi buyer alla Roto Cart. Solo due giorni fa il nuovo impianto che automatizza tutte le fasi della lavorazione, dalla movimentazione delle bobine madri di carta allo stoccaggio dei prodotti in magazzino, era stato presentato alla stampa. La linea, realizzata dalla emiliana E80, consente all’azienda veneta, in cui operano 110 addetti, 40 dei quali in una cartiera di proprietà a Lucca, di realizzare 30 mila tonnellate di articoli.

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