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Egato e rifiuti in Trentino: hanno aderito 153 tra Comuni e Comunità, 10 non hanno approvato

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Il consigliere provinciale Roberto Stanchina (Campobase) ha chiesto alla Provincia: “Quanti comuni hanno aderito ad Egato?”. Respinta la risoluzione delle minoranze: 17 no e 13 sì. Nuovi bandi in arrivo per le Rsa: Tonina risponde alla consigliera Brunet. Guarda i video delle sedute


Trento – L’esponente di Campobase ha chiesto di conoscere i dati sulle adesioni all’Egato da parte dei comuni trentini. C’è forte preoccupazione, ha ricordato il consigliere. Sul tema è intervenuta l’assessora Giulia Zanotelli, ricordando il disegno di legge portato in Giunta venerdì scorso, che affronta le criticità legate all’avvio di Egato. Dalle risultanze che si hanno sul processo di adesione dei Comuni all’atto obbligatorio (si sapeva dal 2023 fosse tale, perché la norma è stata votata in Aula con l’astensione delle minoranze, ha precisato) emergono 153 tra Comuni e Comunità di valle che hanno aderito, 10 che non hanno approvato l’adesione, mentre per i restanti Comuni e Comunità di valle è in corso la procedura di approvazione della convenzione.

La replica: nulla da eccepire sul metodo, ha aggiunto, la preoccupazione si spera possa essere infondata perché la chiusura del ciclo dei rifiuti è un tema molto importante e sarebbe un peccato buttare il lavoro fatto finora sui vari territori.

I lavori dell’aula

Dopo il termine della trattazione del question time, e rinviato il punto all’ordine del giorno relativo alla designazione di un magistrato del Tar, in aula è ripreso il dibattito su Egato interrotto al termine della scorsa tornata consiliare. Dopo la replica alla discussione dell’assessora Giulia Zanotelli, è stata la volta delle dichiarazioni di voto sulla risoluzione presentata in merito a firma delle minoranze d’Aula. Infine il voto: il testo è stato respinto con 17 no 13 sì.

Via libera in Consiglio Provinciale anche al rafforzamento dei servizi di Polizia locale e alla revisione dell’ordinamento professionale del comparto sanitario per gli infermieri. Approvata la mozione che promuove l’uso del medaglione del sindaco. Sì unanime anche alla realizzazione di un’infrastruttura dedicata alla pratica delle diverse discipline della bicicletta


In breve

La consigliera Antonella Brunet (Lista Spinelli) ha chiesto alla Giunta provinciale, se si prevedono interventi per ristrutturare le Rsa? L’assessore Mario Tonina ha risposto che il tema è attuale e che nel 2024 ha avuto modo di affrontarlo, cercando di capire meglio le necessità e i bisogni del sistema. La Provincia, ha ricordato, può garantire contributi per l’acquisto, la costruzione, la ricostruzione, il riadattamento e il completamento di immobili destinati a Rsa e ad altri servizi socio sanitari, in base alla legge 6 del 1998. La domanda di contributo può essere presentata dagli enti pubblici, associazioni, fondazioni, cooperative e altre istituzioni private dotate di personalità giuridica aventi fra i propri fini lo svolgimento, senza scopi di lucro, di attività socio-sanitarie. Gli interventi finanziati dalla Pat, ha aggiunto, si distinguono in interventi rilevanti e interventi di ridotte dimensioni. Le domande di finanziamento per interventi rilevanti vanno presentate nelle finestre previste, quelle per ridotte dimensioni devono avere il requisito della necessità, obbligatorietà e accertata indispensabilità e urgenza e possono essere presentate in ogni momento. In questa legislatura sono stati finanziati interventi di edilizia per 10,4 milioni di euro di cui 4,6 milioni per 8 varianti progettuali, un milione per 13 rinegoziazioni contrattuali ex lp 6 del 2022 cosiddetta “caro cantiere”, 965.493 euro per 9 interventi di ridotte dimensioni, 1,2 milioni per acquisti di arredi e attrezzature, 2,5 milioni per la sostituzione di arredi e attrezzature. Restano a disposizione complessivamente 49.419.839 euro di cui accantonati 3 milioni per interventi di minori dimensioni e le varianti, 517.698 euro per l’acquisto di attrezzature e/o sostituzioni, 899.912 euro per la rinegoziazione contrattuale ex lp 6 del 2022. Le risorse attualmente a disposizione, ha proseguito l’assessore, saranno utilizzate, come previsto dalla norma provinciale, per finanziare interventi rilevanti di edilizia sulle Rsa e per altre strutture socio sanitarie; i criteri di concessione saranno approvati nelle prossime settimane dalla Giunta provinciale, saranno dunque aperti i termini per la presentazione delle domande che saranno valutate tenendo conto delle risorse complessivamente a disposizione. Nel mese di aprile saranno quindi aperti i nuovi bandi, ha concluso Tonina. Tutti gli altri temi al centro del question time in Consiglio provinciale.

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