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Droga: due arresti per detenzione a Rovereto: in casa nascosti 1,4 chili di cocaina

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A Rovereto i carabinieri hanno arrestato due uomini per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio


 

Rovereto – A seguito di perquisizione nella casa di uno dei due era stato trovata un grosso quantitativo di droga, ovvero 1,4 chili di cocaina, già in parte suddivisa in dosi pronte per la vendita, oltre a strumenti per la pesatura della sostanza. L’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Spini di Gardolo, la droga è stata sequestrata. Pochi giorni dopo il servizio di monitoraggio e vigilanza del territorio ha portato all’arresto di un secondo uomo che, alla vista dei militari, ha gettato in terra degli involucri, rivelatisi poi pieni di sostanza stupefacente. A seguito di successiva perquisizione, sono stati trovati nella disponibilità dell’uomo 37 involucri di cocaina confezionati e pronti per la vendita e di un coltello a serramanico. L’uomo, tratto in arresto e condotto presso la casa circondariale di Spini di Gardolo (Tn), dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria della città di Rovereto per il reato di “produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”.


In breve

Un giovane di 28 anni, di origine extracomunitaria, è stato arrestato intorno alle 7 dei questa mattina per aver aggredito sessualmente una giovane tirocinante nei pressi dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Dalle prime ricostruzioni, l’uomo, conosciuto alle forze dell’ordine per altri episodi di violenza, ha colto di sorpresa la ragazza che in quel momento si trovava nelle vicinanze dell’ingresso riservato agli operatori dell’ospedale, spingendola alle spalle e palpeggiandola. La ragazza, nonostante lo shock, ha avuto la prontezza di gridare, richiamando così l’attenzione di alcuni operatori sanitari che si trovavano nelle vicinanze per il cambio turno e che sono accorsi in suo aiuto. Le persone intervenute hanno bloccato il 28enne e allertato le forze dell’ordine.


Otto lunghi anni di violenza terminati solo quando, con l’adolescenza, la ragazzina ha capito che il comportamento del padre, che abusava di lei da quando aveva appena otto anni, non era normale. Il coraggio di aprirsi con uno psicoterapeuta, la denuncia e l’arresto dell’uomo, ora cinquantenne. Delle violenze, accadute in una valle trentina fra il 2015 e il 2023, non aveva avuto la minima percezione nemmeno la madre della bambina, anche perché quando gli abusi sono iniziati la donna era già separata dal marito.  Esemplare la condanna di primo grado arrivata dal giudice Enrico Borrelli, dopo un processo con rito abbreviato. 18 anni di reclusione e tre di libertà vigilata per violenza sessuale


Turisti in “nero” in albergo. La Guardia di finanza insieme agli agenti del Commissariato di Polizia di Bressanone a seguito di un controllo amministrativo in un noto albergo della zona di Bressanone hanno riscontrato numerose irregolarità. Nell’hotel soggiornava un gruppo di 76 turisti danesi che non era stato registrato. I turisti avrebbero dovuto pagare “in nero” un importo pari a 30.000 euro. Alla vista delle Forze dell’ordine il titolare e i dipendenti hanno manifestato non poca agitazione: poliziotti e finanzieri ne hanno, infatti, bloccati alcuni che tentavano di dileguarsi da un’uscita secondaria, portando con loro documenti che, evidentemente, dovevano essere sottratti al controllo e sorpreso un barman, intento a stracciare appunti che recavano traccia delle consumazioni degli avventori. Nella struttura sono state riscontrate altre irregolarità.


 

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