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Nuovo Dpcm, Natale e Capodanno in lock down per i piccoli Comuni: ecco che cosa si potrà fare (TESTO)

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Nuovo Dpcm, cosa si potrà fare a Natale e Capodanno. Covid Italia, 993 morti e 23.225 contagi. Speranza: “Rt a 0,91 ma siamo ancora in piena epidemia”

NordEst (Adnkronos) –Siamo costretti a introdurre misure che prevedono ulteriori restrizioni dal 21 dicembre al 6 gennaio“. Così il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa per presentare le misure del nuovo Dpcm Natale firmato poco dopo. In diretta tv, il presidente del Consiglio afferma: “La strada per la fine della pandemia è ancora lunga, dobbiamo scongiurare il rischio di una terza ondata che potrebbe arrivare già in gennaio, potrebbe essere non meno violenta della prima e della seconda ondata”. Dagli spostamenti ai cenoni passando per lo shopping, il premier ha illustrato tutte le misure che saranno adottate. “Sarà un Natale diverso da tutti gli altri ma non meno autentico”, ha poi aggiunto.

“Continueremo ad applicare il sistema delle zone rosse, arancioni e gialle. Si sta rivelando efficace, ci permette di dosare gli interventi e di adottare misure ben differenziate su base territoriale – ha sottolineato poi – Le misure sono adeguate al rischio effettivo dei territori senza inutili penalizzazioni. Nel giro di appena un mese abbiamo piegato la curva dei contagi portando l’indice Rt a 0,91, sotto 1”.

NUOVO DPCM NATALE, LE MISURE

Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati tutti gli spostamenti da una regione all’altra anche per raggiungere le seconde case. Il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio sono vietati anche gli spostamenti da un comune all’altro. Resta il divieto di spostarsi su tutto il territorio dalle 22 alle 5, a Capodanno sarà esteso dalle 22 alle 7. Ci si potrà spostare per motivi lavorativi, motivi di salute e casi di necessità. Tra questi rientra anche l’assistenza a persone non autosufficienti. E’ sempre consentito il rientro nel comune di residenza, nel proprio domicilio e nel luogo in cui si abita con continuità o periodicità. Questo permetterà il ricongiungimento di coppie lontane per motivi di lavoro ma che convivono con una certa frequenza e periodicità nella medesima abitazione.

Gli italiani che andranno all’estero per turismo dal 21 dicembre al 6 gennaio al rientro dovranno sottoporsi alla quarantena. Anche i turisti stranieri che arrivano in Italia nello stesso periodo dovranno sottoporsi dalla quarantena.

Gli impianti sciistici saranno chiusi dal 4 dicembre al 6 gennaio. A usarli potranno essere solo gli atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. A partire dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti.

Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono sospese le crociere.

Per quanto riguarda bar e ristoranti nell’area gialla saranno aperti fino alle 18, anche a Natale e Santo Stefano, “quindi sarà possibile andare a pranzo fuori” nelle feste. Nelle aree arancioni e rosse, saranno aperti dalle 5 alle 22 solo per asporto, la consegna a domicilio sarà sempre possibile. “Noi non possiamo entrare nelle case delle persone e imporre limitazioni ma possiamo fare una forte raccomandazione – e chiediamo a tutti di rispettarla – perché non ci si riunisca con persone non conviventi”.

negozi al dettaglio rimarranno aperti fino alle 21 da qui al giorno dell’Epifania, confermando allo stesso tempo la chiusura dei centri commerciali nei weekend e giorni di festa. “Nelle giornate festive e prefestive – si legge infatti nel testo definitivo pubblicato sul sito di Palazzo Chigi – sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole”.

Quanto “al problema dei festeggiamenti, dei cenoni, dei veglioni, molto sentito dagli italiani e non solo – ha detto Conte – in un sistema liberaldemocratico non possiamo entrare nelle case delle persone e imporre stringenti limitazioni. Possiamo limitarci a introdurre una forte raccomandazione: raccomandiamo fortemente di non ricevere persone non conviventi, soprattutto in queste occasioni, in cui i festeggiamenti diventano più intensi. E’ una cautela essenziale per proteggere noi stessi e i nostri cari, in particolare i più anziani, i nonni”.

Gli alberghi rimangono aperti in tutta Italia ma il 31 sera non si potranno organizzare veglioni e cene, i ristoranti degli alberghi chiuderanno alle 18. Da quell’ora del 31 dicembre 2020 e fino alle 7 del 1° gennaio 2021, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera.

Per sostenere “le attività commerciali che sono in grande sofferenza abbiamo deciso di far partire il piano Italia cashless”: ci sarà un extra cashback di Natale e fino al 31 dicembre ci sarà un rimborso del 10% (fino a 150 euro a persona, non a famiglia) per tutte le spese effettuate con carte o app.

Infine “dal 7 gennaio ricomincerà la didattica in presenza nelle scuole superiori di secondo grado, in questa fase in ogni scuola sarà garantito il rientro in presenza del 75% degli studenti”.


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