E' stato dimesso nei giorni scorsi dall'ospedale Santa Chiara di Trento, don Duccio Zeni dopo il brutto incidente che lo aveva visto coinvolto nel centro di Siror. Una scarica di neve lo aveva travolto improvvisamente nei pressi della Canonica.
Il sacerdote aveva riportato diversi traumi e contusioni in seguito alla caduta. Ora fortunatamente sta meglio, ma dovrà riposarsi ancora un per un periodo per riprendersi completamente. Dalla nostra redazione, l'augurio a don Duccio, di ritornare presto nella sua Comunità.
Travolto dalla neve a Siror
Non potrà celebrare la Messa di Natale, ma la bella notizia è che don Duccio Zeni, non è più ricoverato nel reparto di rianimazione. La conferma nel tardo pomeriggio da fonti ufficiali presso l'ospedale Santa Chiara di Trento.
Era stato ricoverato d'urgenza martedì sera con l'eliambulanza del 118, dopo essere stato investito da una improvvisa scarica di neve, caduta dal tetto della canonica di Siror. Le sue condizioni stanno lentamente migliorando. Don Duccio, 41 anni, è il parroco di Transacqua, Siror, Tonadico, Sagron Mis e Fiera di Primiero.
Secondo alcuni residenti, intervistati sul posto, si stava preparando per la Messa della sera. Dopo aver posteggiato l'auto poco distante, si era avviato a piedi verso la Chiesa. Improvvisamente, dal tetto della canonica si è staccata una massa molto consistente di neve che lo ha investito. Il sacerdote è caduto a terra, battendo il viso. Un passante ha visto il corpo e ha avvertito i soccorsi. L'ambulanza del 118 lo ha trasferito d'urgenza all'elisuperficie di Fiera di Primiero dove poco prima erano stati allertati i vigili del fuoco locali. I sanitari gli hanno prestato le prime cure sul posto e poi è stato trasferito al Santa Chiara di Trento.
Il sindaco di Siror sul posto
Martedì sera verso le 18.30, anche il sindaco di Siror, Leonardo Zanetel, ha raggiunto la piazzola degli elicotteri di Primiero, per rassicurarsi delle condizioni del parroco. E' lo stesso primo cittadino a confermare che in quella zona ci sono anche delle transenne che delimitano la zona per allertare i passanti dal rischio caduta neve.
A Primiero dal settembre 2007
Don Duccio Zeni è stato accolto a Primiero il 30 settembre 2007. Parroco di 5 parrocchie, impegnatissimo e ben voluto dalla sua gente che in queste ore segue con ansia l'evolversi della situazione.
Sono i paesi di Fiera di Primiero, Tonadico, Transacqua, Siror e Sagron Mis che in queste ore lo attendevano per celebrare il Santo Natale, con il suo modo di fare semplice e coinvolgente.
Mercoledì mattina, è lo stesso sindaco di Transacqua, Marino Simoni a contattare Curia e ospedale di Trento per rassicurarsi della situazione e tranquillizzare anche i suoi parrocchiani. Le notizie che in queste ore aggravano la situazione, vengono fortunatamente subito smentite nella prima mattinata di mercoledì.
Nel Primiero arrivano le conferme che Don Duccio è sotto stretta osservazione ma non in pericolo di vita. Avrebbe riportato la rottura della clavicola e un forte trauma cranico in seguito alla caduta a terra, battendo il viso, ma se la dovrebbe cavare con un lungo periodo di riposo. E' sempre sotto stretta osservazione nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Trento.
Prima del suo arrivo a Primiero, don Duccio Zeni è stato, negli ultimi due anni, vicario a Gardolo, incaricato della pastorale giovanile. Al suo arrivo a Primiero, in una chiesa gremita, visibilmente commosso, ha salutato i nuovi parrocchiani soffermandosi sul suo nuovo impegno. "Di fronte ai nuovi e importanti impegni – aveva detto nell'omelia – c'è una buona notizia e viene dal Vangelo: ci dice che tutti noi siamo chiamati a vivere gli uni per gli altri, e questo ci aiuta sicuramente nel nostro vivere quotidiano".
Primo soccorso in notturna a Primiero
Il soccorso dell'elicottero del 118 di Trento a Primiero è il primo soccorso portato a termine in notturna su quell'elisuperficie, già collaudata da tempo per questo tipo di voli. Il comandate del distretto dei vigili del fuoco di Primiero, Gianni Turra, conferma che tutto è andato a buon fine, permettendo il decollo rapido del velivolo e consentendo il trasporto del ferito presso l'ospedale Santa Chiara di Trento.