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Dolomiti, Meteotrentino: febbraio asciutto quasi ovunque. Meteotriveneto: al via nuove rilevazioni in diretta web

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Il mese di febbraio è stato caratterizzato dal persistere di condizioni di stabilità che hanno determinato l’assenza di precipitazioni quasi ovunque e solo nelle prime ore del giorno 27, specie sui settori orientali, si sono registrate locali debolissime nevicate

Trento – L’alta pressione ha inoltre frequentemente favorito il ristagno di inquinanti nei bassi strati dell’atmosfera. Si sono verificati alcuni episodi di forti venti settentrionali; in particolare il giorno 4, quando si sono misurate raffiche localmente superiori a 100 km/h. Questa l’analisi mensile di Meteotrentino.

Analisi_meteorologica_febbraio2023

I nuovi test di Meteotriveneto sulle Pale

Sull’altopiano delle Pale di San Martino, l’associazione si occupa di rilevazioni anche in collaborazione con l’Ente Parco. “Da alcune setimane – ricorda Gimpaolo Rizzonelli di Meteotriveneto – il nostro progetto Doline è anche online h24 su http://doline.meteotriveneto.it/pale Nelle scorse settimane siamo arrivati a -40°C in diretta, in un’annata che per ora non sta dando valori eccezionali. Ora è ufficialmente in funzione un nuovo sistema di trasmissione via onde radio dei dati delle temperature dei siti freddi. Un progetto – documentato in queste settimane anche dalla tv austriaca ORF – che rappresenta un’unicità nel panorama scientifico italiano e uno dei pochi a livello Europeo. Il Monitoraggio dei Siti freddi del Triveneto e in particolare quelli dell’Altopiano delle Pale di San Martino – continua Rizzonelli – è un progetto storico, visto che per la prima volta da quando è nata la “meteorologia moderna” sono stati monitorati contemporaneamente in un unico studio tutti i siti più freddi del Triveneto, nato dalla collaborazione tra la
nostra associazione e il Parco Naturale di Paneveggio e delle Pale di San Martino, A.R.P.A. Veneto nonché il CNR-Istituto Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC)”.

Le prime rilevazioni risalgono alla stagione 2007/2008 e grazie alle analisi di alcuni appassionati e professionisti della meteorologia, si è capito che le capacità termiche di queste “frost hollow”, in termini di picchi di freddo e le escursioni termiche collegate presentavano un potenziale straordinario. In questi anni sono diventati oltre 100 i siti monitorati dall’associazione in tutto il Triveneto.

Tra i dati più interessanti da ricordare, c’è sicuramente il nuovo record di temperatura minima mai registrato sul suolo italiano, ovvero – 50,6°C registrati il 7 gennaio 2022, sul fondo di “Busa Riviera” (2634 metri). Durante gli inverni di monitoraggio più volte è stato battuto il record di temperatura minima assoluta italiano che fino al 2009 spettava ai -41°C registrati ai 4.559mt di Capanna Regina Margherita, sul Monte Rosa nell’inverno del 1929, si è poi passati dai -43,8°C rilevati nel 2009 a Busa di Manna a 2546 metri, ai -47°C del 18/12/2009 sempre nello stesso sito fino ai -49,6°C registrati il 10/02/2013 ai 2607 metri di Busa Fradusta.

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