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Dolomiti, “Lucifero” non batte il record del caldo 2003: domenica con violente raffiche di vento

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Le alte temperature di questi giorni tra le Dolomiti, sono ancora inferiori a quelle del 2003. Forti temporali da domenica pomeriggio hanno causato notevoli problemi in molte zone delle Dolomiti

I cervi nell’area faunistica del Vanoi a Caoria, cercano l’acqua per dissetarsi nelle calde giornate di agosto 2017 (Ph E. Filippi)

di Ervino Filippi Gilli

NordEst – Che in questi giorni il cado si stato superiore alla norma, ce ne siamo accorti tutti, anche i cervi che sono ospitati nel recinto di Caoria, hanno approfittato del laghetto per rinfrescarsi. Le temperature di questi giorni sono abbastanza elevate sia in fondovalle che in quota ma, soprattutto, si mantengono alte da alcuni giorni.

La tabella che segue raccoglie i valori delle massime registrate nella settimana appena trascorsa; deve essere puntualizzato che i dati (sito meteotrentino) sono misurati in capannine realizzate ad hoc e pertanto possono essere inferiori anche di 3-4 °C rispetto ai normali termometri che vediamo su vari dislay.

29/07

30/07

31/07

01/08

02/08

03/08

04/08

Mezzano

29.7

29.5

33.5

34.4

34.4

33.9

Fiera

28.6

27.8

30.0

32.7

33.9

32.5

33.0

Canale

26.8

25.6

28.3

30.4

32.2

31.1

31.6

Caoria

26.6

26.5

29.1

31.5

32.3

31.7

32.3

Cereda

21.3

21.2

24.1

25.5

26.5

25.8

26.3

Cant del Gal

24.4

23.6

28.5

29.9

31.3

30.1

31.0

S.Martino

19.9

20.4

23.8

26

26.1

26.2

30.1

Passo Rolle

16.4

17.3

20.1

22.0

22.5

21.5

21.9

Tognola

15.0

16.2

20.4

21.7

20.9

22.4

21.2

A fianco di temperature massime elevate possiamo consolarci con il fatto che l’escursione termica, ovvero la differenza tra la minima e la massima, si assesta tra i 14 ed i 18°C assicurandoci comunque nottate fresche con valori attorno ai 15 – 18°C.

In condizioni ben peggiori si trovano gli abitanti della pianura, ho riportato tre città ad esempio, in cui a massime elevate non corrispondono escursioni termiche altrettanto alte (massime 10 – 14°C), ovvero se per il caldo non si vive di giorno, la notte non porta alcun refrigerio (anche pensando al maggior grado di umidità dell’aria e pertanto all’afa che ne consegue).

29/07

30/07

31/07

01/08

02/08

03/08

04/08

Trento

31.2

31.3

32.7

34.8

35.6

35

35.6

Vicenza

31.5

31.9

35.1

35.5

36.9

37.8

38.0

Rovigo

30.7

32.0

33.4

35.1

37.9

36.4

37.9

Il titolo dell’articolo fa però pensare che ci siano state giornate peggiori come la torrida estate del 2003.  Nella tabella che segue ho paragonato le temperature massime registrate l’undici agosto 2003 nelle quattro stazioni meteo per cui sono disponibili i dati.

11/08/2003

02/08/2017

Differenza

Passo Cereda

28.5

26.5

– 2.0

Canale

34.0

32.2

– 1.8

San Martino

29.0 (12/08)

30.1 (03/08)

+ 1.1

Passo Rolle

24.1

22.5

– 1.6

Come si vede questa settimana, seppur calda, non ha registrato ancora temperature massime simili a quelle del 2003. Fa eccezione la sola stazione di San Martino di Castrozza che, oltre a raggiungere la temperatura massima un giorno dopo le altre del Primiero, supera anche quella del 2003.

Come anticipato nei giorni scorsi, i primi temporali decisamente molto forti, sono arrivati già nella giornata di domenica e proseguiranno nei prossimi giorni. Vedremo poi se, nonostante “le stagioni non siano più quelle di una volta”, il detto “pioggia d’agosto rinfresca il bosco” sia ancora vero o meno.

Nella foto i rami spezzati al Parco Clarofonte di PrimieroVento e pioggia e violente precipitazioni dopo il sole

Forte vento e pioggia dopo il sole

Guardando le precipitazioni raccolte nella tabella, non si può dire che sia stato un grande scroscio: niente a che vedere con quelli dei giorni passati.

Totale

Intensità max/ 15 min

Fiera

25,8 mm

8,0 mm (ore 12,45)

Cant del Gal

24,8 mm

10,4 mm (ore 12,45)

Questo acquazzone ha chiaramente causato un abbassamento della temperatura di circa 13°C a Tonadico (da 26,8 a 14,0°C) e di 11 a San Martino (da 23 a 12°C), dando un po’ di refrigerio.

Chiaramente ogni medaglia ha il suo rovescio: i danni provocati dal vento che è spirato abbastanza forte e che purtroppo, per il ristretto numero di stazioni anemometriche, non è stato possibile inquadrare bene come fenomeno.

Malga Losch (agordino)

17,3 m/sec alle 13,00

Passo San Pellegrino

24,4 m/sec alle 12,00

Mezzano

7,3 m/sec alle 12,50

San Martino

9,9 m/sec alle 12,40

Passo Rolle

13,7 m/sec alle 12,40

Come si diceva i danni maggiori noti al momento sono legati al vento che ha colpito in particolare la zona del Cant del Gal di Val Canali (sicuramente diverse auto danneggiate), il fondovalle (con la caduta di rami al Parco Clarofonte), nella zona dei Dismoni ma anche vari interventi molto impegnativi nella Valle del Vanoi con alberi caduti in varie zone, fortunatamente senza persone coinvolte.

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