L’incontro si è svolto in un clima di grande serenità e simpatia nella chiesa cattolica di San Antonio che, già da alcuni giorni, ospita una mostra sulla Natività con realizzazioni provenienti dal Trentino. Della delegazione oltre all’assessore Tiziano Mellarini e all’Arcivescovo Luigi Bressan, fanno parte il presidente dell’Associazione Amici del Presepio di Tesero Walter Deflorian, il presidente dell’Azienda per il Turismo di Fiemme Piero Degodenz, Dino Leonesi che ha coordinato tutti i preparativi per l’incontro, don Bruno Daprà Parroco di Tesero, Franco Vaccari Presidente “Rondine Cittadella della Pace” di Arezzo, Gianluca Albertini, Console Generale d’Italia ad Istanbul, Irena Kransnicka, Console Generale Repubblica Ceca e numerose altre autorità.
Oltre al Patriarca Ecumenico Ortodosso Bartolomeo I nella chiesa di San Antonio a ricevere la delegazione trentina c’erano le più importanti autorità religiose turche fra cui Mons. Antonio Lucibello Nunzio Apostolico in Turchia e Turkmenistan, Mons. Louis Pelatre Vicario Apostolico di Istanbul e Ankara, Mons. Giuseppe Antonio Scotti del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni e Presidente del Cda Libreria Editrice Vaticana (che ha presentato l’edizione turca del libro di Papa Benedetto XVI° “Gesù di Nazaret”), Mons. Hovannes Tcholakian Arcivescovo degli Armeni Cattolici in Turchia, Mons. Aram Atesyan, Vicario patriarcale degli Armeni e Mons. Yusuf Sag corepiscopo della Chiesa siro-cattolica in Turchia.
Nel suo discorso di benvenuto il Patriarca ha ricordato con particolare gioia il legame tra la Turchia e le vallate trentine dove l’evangelizzazione è stata avviata dai Santi provenienti dalla Cappadocia Sisinio Martirio e Alessandro e ha detto che “giunti da Trento a Costantinopoli i presepi consolidano i vincoli della comune fede che ha unito san Vigilio a san Giovanni Crisostomo. Da sedici secoli intercorrono legami tra le chiese di Trento e Costantinopoli fondate sul sangue di martiri evangelizzatori.” Il Patriarca ha ricordato il luminoso esempio proveniente dalla generosa cristianità trentina: "l’indimenticabile
Chiara Lubich, vero raggio di sole che ha contribuito non poco alla causa del ristabilimento dell’unità fra le chiese cristiane". Silvia Lubich detta Chiara (Trento, 22 gennaio 1920 – Rocca di Papa, 14 marzo 2008) è stata una attivista cattolica italiana, fondatrice e prima presidente del Movimento dei Focolari. che ha come obbiettivo l’unità fra i popoli, la fraternità universale.
Ma è stato il Parroco della chiesa di Sant’Antonio Padre Antonio Bulai ha introdurre l’incontro che ha sottolineato "si tratta di un evento di particolare importanza per la nostra chiesa che accoglie tanti presepi e tanti cuori nel giorno in cui si conclude la preghiera per l’unità dei Cristiani e questa mostra è un importante segno di pace e amicizia.
L’assessore Tiziano Mellarini ha sottolineato come questa sia "un’iniziativa e un messaggio di pace; il Trentino è orgoglioso di aver accompagnato il cammino degli Amici del Presepe di Tesero iniziato a San Pietro nel 2006 proseguito con la Mostra in Aula Paolo VI nel 2007, a Cracovia nel 2008 per approdare all’Aquila nel 2009, e ad Assisi nel 2010; ora a Costantinopoli. Viaggio straordinario quello del Trentino che è conosciuto come la terra del Concilio ma che da secoli è terra cerniera fra le culture, del dialogo, dell’incontro, della convivenza fra i popoli" L’assessore ha ricordato che il Trentino è una terra orgogliosa della propria identità e che la Comunità di Fiemme festeggia i 900 anni. Citando la Campana della pace Maria Dolens di Rovereto ha sottolineato come il Trentino sia terra di pace. L’Arcivescovo di Trento Monsignor Luigi Bressan che ha parlato in inglese ha detto che "Istanbul è punto di contatto e cerniera fra l’Europa e l’Asia e questo è un evento di singolare testimonianza della fede e del coraggio di guardare avanti, un messaggio di fraternità. Bressan si è detto particolarmente grato dell’accoglienza del Patriarca già messaggio di fraternità e collaborazione e ha aggiunto "accogliendo questa tradizione artistica, di fede, questa capacità di produrre opere nuove, diventa per tutti messaggio di unità. E la gioia e soddisfazioni sono ancora più grandi visto che non è stato facile organizzare l’incontro. Ha poi preso la parola il Nunzio Apostolico Monsignor Antonio Lucibello che ha detto "Istanbul, città straordinaria, carica di storia, dove la parola si fa dialogo, luogo e realtà dove si vive il dialogo religioso : la chiesa di Sant’Antonio ne è il simbolo. Il presepe entusiasma, meraviglia e suscita devozione e apre il cuore; il messaggio centrale dell’iniziativa dei presepi ad Istanbul è quello del dialogo che è fatto di episodi e di incontri piuttosto che di teorie, ringrazio per questo il Trentino e la Val di Fiemme".
Il patriarca Ecumenico nel suo discorso ha anche ricordato come “con gioia e devozione contempliamo questi presepi. Uomini animali e natura sono uniti in un’inscindibile armonia nelle Natività proposte per contemplare il mistero strano e paradossale. Davanti al presepe sentiamo l’onere, sempre più pressante per l’Umanità odierna di adoperarci insieme per la pace e la salvaguardia del creato. In sintonia con l’iconografia della Chiesa Ortodossa il presepe prosegue da secoli a irradiare la luce della Natività negli animi stupiti di quanti contemplano questi lavori della fede. Il messaggio eloquente che traspare dai presepi trentini è l’invito a celebrare la Natività attraverso la conversione per purificare il nostro cuore rendendolo così umile mangiatoia pronta ad accogliere Cristo venuto a salvarci. ”
Ricordiamo che i 15 presepi trentini rimarranno esposti fino al 23 febbraio e il martedì è la giornata in cui molti musulmani frequentano la chiesa di Sant’Antonio (il santo è molto venerato a Istanbul); la mostra ha ottenuto grande successo con una partecipazione numericamente significativa con punte di oltre 2000 visitatori al giorno.