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Dalla Vederna a Cima Colbricon, per ricordare Aldo Giovanelli

Era lunedì 9 aprile di quest’anno quando un tragico incidente sci alpinistico si è portato via Aldo Giovanelli

 

Ricorndando Aldo Giovanelli (nella foto in basso) su Cima Colbricon

di Giuseppe Giovanelli

Primiero (Trento) – Quella mattina, Aldo, assieme all’inseparabile amico e compagno di tante avventure in montagna sia estive che invernali, Stefano Boninsegna, stava compiendo una sci alpinistica sulla Cima Colbricon nell’estremo lembo orientale della catena del Lagorai. Una uscita che doveva essere di media difficoltà e propedeutica per la più impegnativa scalata e relativa discesa del monte Pavione, programmata nei giorni successivi.

Invece quella tragica scivolata nel punto sbagliato, quando pensi sempre non ti possa mai succedere, ha troncato la giovane vita di Aldo e ha sconvolto quella di tante persone a lui vicine. La sua morte ha segnato le giornate di Stefano e gettato nel dolore la moglie Silvia e la figlia Anna, i genitori Dina e Beppino e i suoceri Gabriella e Rino e i tantissimi amici che aveva nei diversi ambienti a lui famigliari come quello sportivo, professionale, del bar e della musica…tutti ne portano un ricordo bellissimo e indimenticabile.

E’ per mantenere vivo il suo ricordo che proprio il gruppo di amici a lui piu vicini lo hanno voluto ricordare, già in estate, organizzando il “1° memorial Aldo Giovanelli” torneo di calcio a 5 che si è svolto sull’Alpe Vederna in occasione della Festa della Madonna della Neve, con grande partecipazione di squadre e pubblico, in una giornata veramente indimenticabile.

Ma il ricordo di Aldo non poteva fermarsi qui. Nei giorni scorsi, su iniziativa di Stefano ci siamo ritrovati in 20 a ripercorrere il tragitto di quel tragico lunedì 9 aprile, per salire sulla Cima Colbricon a deporre un fiore nel punto esatto dove Aldo è caduto.

Stefano – seguito da Silvia e Anna, Beppino, Matteo, Daniel, Elena, Anna, Gabriella, Mauro, Rita, Carla, Margherita, Davide, Bruna, Consuelo, Canci, Pich, Nicola e Ruben – ci ha guidati, spiegandoci come si sono svolti i fatti, in quella tragica giornata. E’ stato un momento intenso e commuovente… non è stato facile rivivere quei momenti e quei luoghi, ma lo dovevamo fare per deporre un fiore alla memoria di Aldo.

Per noi famigliari è stata una giornata in cui abbiamo condiviso con tante altre persone il nostro dolore e questo ci ha aiutato ad alleviare per un giorno le nostre sofferenze,grazie di cuore a tutti.

Il papà Beppino

Redazione:
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