NordEst

Da Trento a Treviso fino a Belluno, Cittadini uniti contro l’inceneritore

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E’ un no unanime all’inceneritore quello che unisce le azioni di una serie di comitati ed associazioni che operano a Trento, Treviso, Silea, Pederobba, Belluno e alle quali si unisce anche la voce del Comitato “Prà Gras”, che si dice: "ancora sconcertato per le affermazioni del Sindaco di Fonzaso che in campagna elettorale si era dichiarato contrario all’ipotesi inceneritore e che poi ha aperto a tale ipotesi.

Un no che si basa su valide documentazioni medico scientifiche che parlano di aumento dell’incidenza dei tumori e delle malattie degenerative, di produzione massiccia delle famigerate nanopolveri e di casi eclatanti (come quello di Colleferro) dove in nome del profitto e del guadagno si sarebbe soprasseduto su cosa e come si brucia.

Senza dimenticare che la provincia di Belluno non ha rifiuti sufficienti per mantenere un inceneritore e quindi i rifiuti bisognerebbe importarli (e si .può star sicuri che di “clienti” se ne ritroverebbero). Ma è un no che parte anche dalla peculiare situazione delle valli bellunesi, ben nota al “Registro Tumori Veneto”, ma che dovrebbe esser ben conosciuta dagli Amministratori, per cui l’inversione termica cattura con un effetto trappola già molto dell’inquinamento, che sale dalla Val Padana.

Un no che ha però anche le sembianze della “controproposta”, del fornire una valida e comprovata alternativa. Ed è con questo spirito che proprio in questi giorni, da questi comitati e associazioni, sono state avanzate due interessantissime proposte.

La prima è un accurato e puntuale documento costruito da “Ecce terra” di Trento dal titolo “Ridurre, Riciclare i Rifiuti e non incenerire” In tale documento si fa una accurata analisi dei problemi legati all’incenerimento e sottolinea quanto sia prioritario.. “..Uno scenario di gestione sostenibile dei rifiuti urbani deve ruotare intorno ad una minima produzione (quindi di riduzione dei rifiuti) ed un efficiente sistema di raccolta e di smaltimento; il problema rifiuti va quindi affrontato complessivamente e non partendo esclusivamente dalla discussione dell’ultimo anello del ciclo rifiuti, rappresentato dallo smaltimento finale”. È pertanto necessario imporre l’adozione di misure preventive generali di riduzione dei rifiuti prodotti (con un ruolo esemplare delle pubbliche amministrazioni), unitamente all’impiego di metodiche di raccolta che disincentivano la produzione del singolo utente ed applicazione di una tariffa rapportata all’effettivo conferimento..”

Da sempre riteniamo, come comitato, che l’informazione sia fondamentale sia per capire a fondo le problematiche sia per trovare delle soluzioni efficace e condivise, ma anche per smontare una marea di “presunte” verità atte solo a innescare meccanismi perversi utili solo a favorire pochi a scapito di molti Siamo certi che la lobby “pro inceneritore” è fortissima e assai “convincente” ma anche che, grazie alla collaborazione tra le diverse realtà territoriali e a una informazione capillare, si riescano a bloccare certi progetti devastanti, creando consapevolezza nei cittadini e dimostrando quanto le alternative siano più efficaci, meno dannose e più convenienti per le bollette delle famiglie".

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