“Gli ospedali ultima scoperta dei ladri. Chi paga gli strumenti razziati?”
Venezia – “Assodato che lo Stato non è in grado di difendere davvero i cittadini dal dilagare del crimine, sarebbe almeno il caso che pensasse a risarcirli, perché giorno dopo giorno sta assumendo dimensioni milionarie anche il conto dei danni subiti e delle spese sostenute per l’autodifesa, dagli impianti di allarme alle assicurazioni, che però sono sempre più restìe a coprire rischi divenuti assai probabili, se non a costi elevatissimi per i premi di polizza”.
Lo chiede il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, puntando oggi i riflettori sugli effetti economici negativi legati al diffondersi della criminalità in Veneto.
“In poco tempo – aggiunge Zaia – l’impero romano ha tagliato migliaia e migliaia di agenti e di volanti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ora riprendano in mano quei soldi malamente risparmiati e scelgano: o gli agenti e le volanti tagliate tornano in strada o si risarciscano i cittadini e i commercianti istituendo un apposito Fondo con il quale, magari, coprire almeno i costi assicurativi e quelli per gli impianti di sicurezza privati”.
“Per oggi risparmio agli infastiditi padroni del vapore il pur lungo elenco di crimini segnalati dalle cronache in Veneto, con colpi di notevole entità. Comunico solamente loro che i delinquenti hanno cominciato a prendersela con chi proprio non può difendersi, a cominciare dalle parrocchie e dagli ospedali. Dall’ospedale di Belluno, ultimo di una lunga serie, in tre mesi sono spariti sei ecografi, ma lì, per via della privacy, telecamere non se ne possono mettere. Chi li ricompra quegli apparecchi? Renzi?, Padoan? Lorenzin? No, noi, il Veneto, i Veneti, gente pacifica, ma non scema, che sta superando il limite dell’umana sopportazione”.