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Covid: in Trentino 1 decesso e 220 contagi. In Alto Adige 4 decessi e 236 nuovi casi. Austria cambia sui vaccini

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La situazione aggiornata in Regione

Trento/Bolzano – Restano importanti ma stabili i numeri relativi alle ospedalizzazioni e, in particolare sui ricoveri in rianimazione negli ospedali trentini. Lo conferma il bollettino quotidiano dell’Azienda provinciale trentina per i servizi sanitari che informa anche di 1 nuovo decesso e di circa 200 nuovi contagi da Sars-CoV-2. 

Nel dettaglio, in Trentino si registrano 71 nuovi casi positivi al molecolare e 149 all’antigenico. I molecolari hanno confermato anche 91 positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi. Dei nuovi positivi di oggi, 103 sono asintomatici e 113 pauci sintomatici, tutti seguiti a domicilio. Leggendo i numeri secondo le classi di età, emerge che i nuovi casi fra bambini e ragazzi in età scolare sono 35 (5 hanno tra 0-2 anni, 8 tra 3-5 anni, 6 tra 6-10 anni, 3 tra 11-13 anni, 13 tra 14-19 anni) mentre quelli fra ultra settantenni sono 32. Le classi in quarantena erano 73 fino a lunedì.

Numerosi i guariti: 234, che portano il totale a 29.399. Venendo agli ospedali, i pazienti attualmente ricoverati sono 233, di cui 42 in rianimazione. Nella giornata di ieri sono stati registrati 27 nuovi ricoveri, ma sono numerose anche le dimissioni: 25 quelle registrate nelle ultime 24 ore. In ospedale infine è avvenuto anche l’unico decesso registrato oggi dal bollettino. Sul fronte dei tamponi, i molecolari oggi sono 1.002, tutti analizzati dall’Ospedale Santa Chiara di Trento. All’Azienda sanitaria sono stati notificati inoltre 2.058 tamponi rapidi antigenici.
Infine il programma delle vaccinazioni: questa mattina le dosi somministrate sono state 44.899 vaccini (di cui 15.822 seconde dosi e 7.070 dosi riservate ad ospiti di residenze per anziani).

Il punto a Bolzano

Quattro decessi, 236 nuovi casi positivi e 409 pazienti ospedalizzati: sono i dati principali dell’ultimo bollettino covid in Alto Adige. In Alto Adige sta procedendo la vaccinazione degli over 80. Entro il mese di marzo tutti coloro che hanno fatto richiesta saranno vaccinati. L’annuncio è stato fatto dall’assessore alla sanità Thomas Widmann. Dei 29.000 over 80enni oltre 13.

L’Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore ha effettuato 1429 tamponi pcr, registrando 97 positivi. A questi vanno aggiunti 139 test antigenici positivi su 19.829 effettuati. Nei normali reparti ospedalieri si trovano 208 pazienti, nelle cliniche private 159 e in terapia intensiva 40, inoltre due pazienti sono ricoverati in Austria. Sono invece 8231 gli altoatesini in quarantena.

La nuova linea austriaca sui vaccini

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, prima del suo viaggio in Israele, annuncia un cambio di rotta per quanto riguarda i vaccini anti-Covid. Austria, Danimarca e gli altri ‘first mover’ “in futuro non faranno più affidamento sull’Ue e, insieme a Israele, nei prossimi anni produrranno dosi di vaccino di seconda generazione per ulteriori mutazioni del coronavirus e lavoreranno insieme alla ricerca di opzioni di trattamento”, afferma Kurz in una dichiarazione diffusa dall’Apa.

Secondo il cancelliere, atteso giovedì in Israele, “il fabbisogno della sola Austria è stimato a circa 30 milioni di dosi di vaccino”. In vista del viaggio in Israele, Kurz incontra i rappresentanti delle principali società farmaceutiche austriache. Nella dichiarazione il cancelliere afferma che l’approccio tramite l’Ue “è stato fondamentalmente corretto, ma l’Ema (Agenzia europea per i medicinali, ndr.) è troppo lenta con le approvazioni dei vaccini e ci sono rallentamenti nelle consegne da parte delle aziende farmaceutiche.

Dobbiamo quindi – prosegue Kurz – prepararci a ulteriori mutazioni e non fare più solo affidamento sull’Ue per produrre vaccini di seconda generazione”. Secondo gli esperti, nei prossimi anni, due terzi della popolazione, ovvero oltre sei milioni di austriaci, dovranno essere vaccinati ogni anno, precisa il cancelliere. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto, secondo Reuters, che con Kurz e il primo ministro danese Mette Frederiksen parlerà di “una collaborazione sulla produzione di vaccini”.


In breve

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