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Covid-19, altri 10 decessi e 18 nuovi positivi: test sierologici a tappeto sui medici del Trentino

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Sono morte 10 persone, tre delle quali in residenze per anziani. I positivi sono 18, su 599 tamponi eseguiti

Trento – Nelle ultime 24 ore si sono registrati in Trentino 10 decessi di cui 3 all’interno di RSA. 18 i nuovi contagiati, su 599 tamponi eseguiti (i positivi sono quindi il 3%). 38 le terapie intensive nelle strutture ospedaliere provinciale, in ulteriore calo. Il contagio sembrerebbe quindi al momento stabilizzato, anche se, ha sottolineato Fugatti, “questi dati non vanno considerati ancora come definitivi”.

L’Apss nel frattempo sta classificando i nuovi dati in arrivo dalle RSA al fine di continuare a riferire con assoluta trasparenza tutto ciò che avviene sul territorio. l’Università a sua volta ha diffuso un rapporto sul dato dei tamponi effettuati in Italia, regione per regione. Il Trentino si colloca in terza posizione a livello nazionale, con il 4.1%. Il lavoro fatto dall’Azienda sanitaria assieme a Cibio, Fem e Università è stato e continua ad essere dunque molto importante. Da oggi ci sono anche nuove strutture alberghiere a disposizione di chi, trovato positivo ai test, decida spontaneamente di trascorrere la quarantena fuori dalla propria abitazione, soprattutto per preservare i familiari dal contagio.

“Nella giornata di oggi – ha proseguito Fugatti – mi sono confrontati con i sindaci della Vallagarina, dell’altopiano della Paganella e di Rovereto. Una delle domande che ritorna più spesso riguarda il mondo scolastico. Dai modelli matematici utilizzati fino ad oggi per studiare gli effetti delle prossime aperture, constatiamo che il rischio più elevato sembra essere proprio quello connesso alla riapertura di scuole ed asili. Ciò non significa naturalmente che queste realtà non riapriranno ma che l’approccio deve essere molto cauto e circostanziato.

Le proiezioni fatte mostrano, come abbiamo già detto, che le aperture nel mondo del lavoro sono meno rischiose rispetto a quelle che riguardano la vita privata, e che queste ultime sono comunque meno impattanti di quelle che riguardano la scuola. Nei prossimi giorni terremo nuovi incontri con i dirigenti scolastici e tutti gli altri attori che ruotano al mondo della scuola, per esaminare tutte le problematiche del caso, in attesa anche delle decisioni che verranno assunte a livello nazionale. Ciò che vale per la scuola vale anche per le colonie estive: io capisco le esigenze dei genitori, ma ieri tre minorenni sono risultati contagiati. Certamente non vogliamo esporre i nostri figli al rischio del contagio. Abbiamo quindi bisogno di tempo di capire come fare, quali modalità adottare per garantire la massima tutela anche della salute dei giovani.

Mercoledì incontreremo inoltre il coordinamento imprenditori e i sindacati per capire come organizzare la fase 2 relativamente al mondo dell’impresa e del lavoro. Il premier Conte ha indicato come data a partire dalla quale avviare la nuova fase il 4 maggio. Noi qualcosa abbiamo già cominciato ad aprire, con l’ordinanza relativa ai cantieri all’aperto, siamo stati fra i primi ad adottare una decisione del genere in Italia. Ma è necessario ora intersecare le nostre iniziative con quelle nazionali. Non possiamo correre troppo di fronte a dettami nazionali che prevedono un altro genere di approccio, nell’interesse della salute dei lavoratori, che dev’essere la prima delle nostre preoccupazioni. Il nostro auspicio è comunque che si possa dare respiro al più presto all’economia”.

L’assessore alla salute e politiche sociali Stefania Segnana ha presentato alcune novità sul versante del sociale. “Sul fronte dell’accoglienza dei senza dimora – ha detto – l’apertura delle strutture di accoglienza è prorogata fino al 31 maggio. I posti a disposizione sono 199 ma da domani si aggiunge anche la casa Sant’Angela delle Suore Orsoline, grazie all’interessamento dell’arcivescovo Lauro Tisi, per 27 posti letto complessivi. Ringraziamo anche tutti gli altri soggetti del settore che ci hanno aiutato in questa fase, a partire dal volontariato, il Comune di Trento, oltre naturalmente all’Arcidiocesi.

Per quanto riguarda il bonus alimentare. Sono 15.278 le domande presentate fino ad oggi, oltre 10.000 quelle accolte finora. Si raccomanda sempre di fare grande attenzione alla compilazione, anche per favorire una più veloce trattazione delle pratiche. 7.110.000 euro sono stati raccolti infine con le donazioni spontanee, un segno importante anche questo della generosità dei trentini”.

Il dottor Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria, ha sottolineato l’importanza di una quarantena effettuata “bene”. Se trascorsa in casa, vanno assolutamente evitati i contatti con i familiari. “La maggior parte dei contagi che riscontriamo oggi provengono proprio dai nuclei familiari – ha detto Ferro. – Per questo è importante osservare scrupolosamente le regole del distanziamento sociale, e se ciò non fosse possibile, meglio ricorrere all’opportunità messa a disposizione dalla Provincia, di trascorrere la quarantena in una struttura alberghiera che si presta a questo scopo”.

Per quanto riguarda gli anziani contagiati all’interno delle RSA, oltre una settantina di loro sono stati ospedalizzati e altri sono stati curati nei Pronto soccorso. “Anche il fatto che molti degli ultimi decessi di persone anziane siano stati registrati all’interno degli ospedali mostra – ha sottolineato Ferro – dimostra che queste strutture hanno dato un grande contributo all’assistenza delle persone ospitate all’interno delle RSA”.

Scuola ed emergenza virus

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